LA GIORNATA
VENEZIA Il Veneto come la Serbia? Dipendesse dal presidente della

Sabato 23 Gennaio 2021
LA GIORNATA
VENEZIA Il Veneto come la Serbia? Dipendesse dal presidente della Regione, Luca Zaia, l'Italia dovrebbe approvvigionarsi dei vaccini anti-Covid cinesi. E anche di quelli russi. E non solo perché gli americani della Pfizer stanno facendo le bizze annunciando tagli, poi confermando le dosi pattuite, infine comunicando che ci saranno ulteriori ridimensionamenti nelle consegne all'Europa. Zaia vuole vaccinare, ha già pronte le lettere da inviare agli over 75 perché si presentino nelle rispettive Ulss per farsi inoculare il vaccino e proteggersi da un virus che fa intubare i malati e, soprattutto, ammazza, finora 8.501 vittime in regione dall'inizio della pandemia, solo che ha bisogno di fiale. È per questo che, in una delle tante riunioni tra Regioni e Governo, ha proposto di comprare i vaccini cinesi. «Ho proposto io - ha rivelato ieri Zaia durante la conferenza stampa di mezzogiorno e mezzo - di vagliare anche gli altri vaccini. Mi risulta che il vaccino cinese abbia iniziato la pratica dell'Ema, l'agenzia europea per i medicinali, quindi ho proposto di vagliarlo in caso venisse approvato. Immagino che anche i russi si stiano muovendo per chiedere l'autorizzazione del loro Sputnik, credo che tutti i vaccini che avranno il via libera potranno entrare nel mercato europeo. E spero che non ci siano questioni politiche o ideologiche». Riserve, al momento, non ce ne sarebbero: «L'ho chiesto, nessuno mi ha detto di no».
Al momento, in Europa, è stata solo la Serbia a utilizzare il vaccino di Pechino contro il coronavirus prodotto dalla azienda Sinopharm: «Sono stato vaccinato con il vaccino cinese di cui ci fidiamo completamente», ha fatto sapere il mnistro della Difesa, Nebojsa Stefanovic. Ma i contatti con l'Ema ci sono: ieri sera l'agenzia di stamoa Ansa ha confermato che sono stati avviati i contatti di fase preliminare tra l'azienda cinese Sinovac Biotech, produttrice di un candidato vaccino anti-Covid, e l'Agenzia europea dei medicinali. La Sinovac Biotech ha infatti ricevuto la consulenza scientifica da parte di Ema, documentata sul sito dell'agenzia. Attraverso lo scientific advice, l'agenzia Ema non effettua una valutazione anticipata dei risultati degli studi e non conclude in alcun modo se i benefici del farmaco superano i rischi. Ema ha inoltre precisato che tale consulenza scientifica non è legalmente vincolante per l'agenzia o per lo sviluppatore del farmaco in riferimento ad eventuali future domande di autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco in questione. Ma i contatti ci sono.
AUTOPRODUZIONI
Tornando al Veneto, il governatore Zaia si è detto pronto a sostenere aziende venete per la produzione di vaccini: «Sono sicuro che ci sono aziende venete disposte a produrre vaccini, e avranno le porte aperte in Regione, noi una mano la diamo. Ne stiamo parlando in questi giorni con l'assessore all'economia Marcato e i vertici di Veneto Sviluppo». Anche perché comprare vaccini autonomamente «è impossibile, non ci sono sul mercato e comunque quello che c'è sembra essere a prezzi 10 volte tanto, ma non si può fare».
LE CONSEGNE
L'altra sera erano stati annunciati ulteriori tagli da parte di Pfizer nelle prossime consegne dei vaccini all'Italia, ma comunicazioni ufficiali il Veneto finora non ne ha avute. «Per la prossima settimana abbiamo i vaccini per fare tutti i richiami previsti grazie alle compensazioni delle altre regioni - ha detto Zaia - e per la successiva dovrebbe ripartire la quota di prevista, tanto che siano pronti a spedire le lettere per convocare e vaccinare gli over 75». Oggi pomeriggio, comunque, è prevista una riunione con il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. Finora in Veneto le persone vaccinate, cioè che hanno ricevuto la prima dose e il richiamo, sono 4.610 (in Italia 36.358, 12,7%), ma la somministrazione è crollata: dalle 9.337 iniezioni di inizio gennaio ieri si è precipitati a 1.054. E sono soltanto richiami. Quanto al vaccino Moderna, sono state somministrate appena 366 dosi tra lunedì e martedì scorsi.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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