L'orso M49 è scappato Beffate reti a 7mila volt

Martedì 16 Luglio 2019
L'orso M49 è scappato Beffate reti a 7mila volt
L'EVASIONE
TRENTO È scappato. Non l'hanno fermato le reti metalliche, i muri, e neppure l'alta tensione. Per evadere, l'orso M49 ha superato due recinzioni percorse da corrente elettrica a settemila volt, si è arrampicato su una barriera alta quattro metri, l'ha scavalcata ed è tornato libero, nelle foreste sopra Trento. Non basta: per arrivare al muro esterno, ha dovuto superare altre due recinzioni elettriche ad alta tensione che lo separavano dall'area in cui è reclusa da tempo l'orsa DJ3. L'evasione dell'orso M49 è già leggenda sul web. I forestali della Provincia Autonoma, dopo averlo catturato in Val Rendena con una trappola, lo avevano rinchiuso nel Centro faunistico del Casteller, una struttura che ospita già altri animali selvatici problematici perché troppo confidenti con l'uomo e con le sue attività. E l'orso M49, che ha tre anni di età, di queste confidenze se ne è prese parecchie, negli ultimi due anni. Decine di attacchi a pecore, mucche, arnie e caseifici.
ORDINE DI CATTURA
E così Maurizio Fugatti, governatore del Trentino, aveva firmato l'ordine di cattura, in barba all'opinione del ministro Costa, che contro l'ordine di cattura aveva fatto ricorso e l'aveva perduto. Questa, d'altronde, è l'Autonomia: la gestione degli animali selvatici è della Provincia, non dello Stato. E funziona: in pochi anni, la popolazione di orsi è cresciuta fino a quota 60, il rischio di estinzione non c'è più. «La competenza è nostra, il ministro lasci a noi la decisione» aveva detto seccamente Fugatti. E dopo giorni l'orso M49 era stato catturato con una trappola a tubo, che ha evitato l'uso del dardo sedativo che cinque anni fa uccise l'orsa Daniza, anche lei problematica. Erano tanto sicuri che il Centro Casteller fosse a prova di fuga, i forestali di Trento, che hanno usato all'orso rinchiuso l'umanità di togliergli il radiocollare. Ma la reclusione di M49 è durata una sola notte. All'alba, il giovane orso ha deciso che la libertà valeva una scossa. Ce l'ha fatta, ed ora è libero davvero, senza radiocollare nessuno sa dove sia e la paura, nei paesini e negli allevamenti, galoppa. I forestali lo cercano con i cani, nella zona montuosa della Vigolana, sopra Trento. E il governatore del Trentino ha dato loro licenza di uccidere se l'evaso si avvicinasse alle case.
IN DIFESA
Ma mentre le squadre di Fugatti gli danno la caccia, sull'evaso si riaccende la battaglia che aveva contrapposto il ministro dell'ambiente Sergio Costa al governatore del Trentino. «Il fatto che sia scappato non giustifica l'abbattimento» scrive il ministero di Costa nella formale diffida notificata a Fugatti. La Lav chiede addirittura alla Procura di Trento di sequestrare l'orso per impedirne l'uccisione. E l'Enpa avverte: «Denunceremo personalmente chi dovesse abbatterlo». Legambiente accusa la Provincia di Trento: «È la decisione irresponsabile di catturarlo e rinchiuderlo al Casteller da cui è scappato, che ha spostato l'orso, per di più senza radiocollare, in una zona molto più antropizzata, aumentando il rischio per i cittadini», rileva Legambiente. In fondo, M49 non ha mai attaccato l'uomo.
Alvise Fontanella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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