Il traino di Zaia non basta Sartoretto costringe Marcon al secondo turno

Mercoledì 23 Settembre 2020
PARTITA APERTA
CASTELFRANCO Nonostante un risultato migliore per la Lega rispetto a cinque anni fa, il sindaco uscente Stefano Marcon dovrà andare al ballottaggio per confermarsi alla guida del municipio di Castelfranco Veneto. Il traino delle regionali, dove Luca Zaia ha segnato un exploit storico, non è bastato. E pensare che per quasi tutta la giornata di ieri Marcon è stato sopra il 50%, salvo poi scendere al 47,38% quando sono stati scrutinati i voti del centro cittadino. È una vittoria nettissima, che non consente però al sindaco uscente di riconfermarsi al primo turno. Se la vedrà tra 2 settimane con l'avvocato Sebastiano Sartoretto, candidato sindaco per il centrosinistra, arrivato al 25,06%, con il quale andrà al ballottaggio. Al terzo posto, con il 17,54% dei voti, l'ex sindaco Maria Gomierato, candidata a capo di una coalizione civica composta da Noi la Civica e Castelfranco Rinasce di Maria Grazia Azzolin. Al quarto posto il giovane Lorenzo Angelo Zurlo della civica Punto d'Incontro che ha ottenuto il 6,76%. All'ultimo si piazza il Movimento 5 Stelle con Cristian Bernardi fermatosi al 3,27%.
NUOVO APPUNTAMENTO
Il 4 e 5 ottobre i cittadini di Castelfranco dovranno dunque scegliere il prossimo sindaco tra Marcon e Sartoretto. In casa Lega il risultato ottenuto è stato notevole. Nel centrosinistra invece si festeggia per aver evitato una vittoria secca della Lega al primo turno, cosa che a un certo punto della giornata sembrava possibile. Delusione nelle fila della coalizione civica di Maria Gomierato che puntava ad aggiudicarsi il secondo posto, e dunque il ballottaggio.
GLI SCENARI
In questo quadro è già partita la sfida per il ballottaggio. Maria Gomierato, così come il grillino Bernardi hanno già dato indicazione di voto: «Sosteniamo Sartoretto». Meno esplicito Zurlo, ma la direzione sembra la stessa. Stefano Marcon dunque dovrà vedersela contro tutti gli altri schieramenti uniti. Decisivo sarà anche e soprattutto il voto di quel 40% di aventi diritto che non sono andati a votare. Su 30.559 solamente 18.595 sono andati alle urne, con un'affluenza del 60,85%. Mancano all'appello quasi 12 mila voti che potrebbero essere davvero determinanti ai fini del risultato. La sfida insomma è aperta e il risultato non così scontato. La città dovrà di fatto dare un voto al governo leghista degli ultimi 10 anni, ai 2 sindaci Dussin e Marcon, alla Lega.
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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