IL DECRETO
VENEZIA Da soli si può. Si può correre, marciare, sfrecciare,

Giovedì 2 Aprile 2020
IL DECRETO
VENEZIA Da soli si può. Si può correre, marciare, sfrecciare, volendo anche volare. E nessuno potrà dire niente se vedrà un tizio in braghette e canotta, al di là delle condizioni meteorologiche, correre come un alieno attorno al condominio. Lo consentiva l'ordinanza dei 200 metri firmata dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, costretto, suo malgrado, a scrivere ai prefetti per far presente che certi foglietti gialli staccati dalle forze dell'ordine non stanno né in cielo né in terra: il limite era sulla distanza, non certo sulla velocità. Della serie: non è che uno può uscire col cane o con la tartaruga e va bene, mentre da solo no. E lo esplicita il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, il Dpcm di ieri sera che avrà validità dal 4 al 13 aprile: sono sospesi gli allenamenti degli atleti all'interno degli impianti sportivi, non per strada e non singolarmente.
L'ha chiarito lo stesso premier Giuseppe Conte: nel nuovo Dpcm si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti «onde evitare che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale».
Questo ha detto Conte. Dunque, a livello «individuale» si può. Si può correre, si può marciare, non solo passeggiare. Dopodiché in Veneto resta il limite dei 200 metri. Sono 263 passi, ha detto Zaia. Qualcuno, chissà, dirà quant'è l'equivalenza in falcate da maratoneta.
VENETO
Zaia, che è un podista che ama i campi, si è seccato delle multe inflitte a un po' di gente intenta solo a correre, tant'è che ha mandato una lettera ai prefetti. Gli interessati faranno ricorso, certo è che non si capisce per quale motivo la corsetta dei 200 metri attorno a casa sia stata multata. «In solitaria ognuno fa quello che vuole - ha detto Zaia - Passeggia, marcia, sfreccia. L'importante è che non ci siano assembramenti». Dopodiché ha precisato: «Ci vuole buon senso, non è che i 200 metri attorno a casa debbano diventare una sfida tra vicini». Domanda: ma il presidente del Veneto Luca Zaia che fa? Dove va a correre? «A parte il fatto che ho poco tempo, io zero, non corro, devo dare l'esempio. Faccio ginnastica in casa con la corda».
FRIULI
In Friuli Venezia Giulia, invece, le passeggiate restano vietate anche fuori dal cancello di casa. Dice il presidente Massimiliano Fedriga: «Noi abbiamo un'ordinanza che ho intenzione di rinnovare alla scadenza che vieta l'uscita per passeggiate, jogging o quant'altro, in assoluto. Permettere di fare jogging o di camminare in un momento come questo è quantomeno pericoloso. Roma fa le sue scelte, noi le nostre».
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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