IL CASO
ROMA L'allarme è serio e arriva dopo un'escalation di violenza e

Venerdì 10 Luglio 2020
IL CASO
ROMA L'allarme è serio e arriva dopo un'escalation di violenza e di esasperazione che potrebbe montare durante l'estate ed esplodere in autunno, quando la crisi provocata dall'emergenza sanitaria e dal lockdown si manifesterà in tutta la sua durezza. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, teme un settembre all'insegna della rabbia e della tensione sociale: è un «rischio concreto», dice, e rinnova l'invito ai Prefetti a monitorare il territorio e quello al Governo per mettere in atto tutte le misure idonee a sostenere economicamente i cittadini. A preoccupare Intelligence e forze di polizia sono le scadenze imminenti - ammortizzatori, sussidi, contratti - che dopo l'estate potrebbero aggravare la situazione di famiglie e imprese, a un passo dal fallimento. Al timore deriva anche dal crescendo di tensione che si è visto in queste settimane, in particolare con episodi di intolleranza e protesta nei confronti delle forze dell'ordine. «A settembre-ottobre - spiega il ministro - vedremo gli esiti di questo periodo di grave crisi economica. Vediamo negozi chiusi, cittadini che tante volte non hanno nemmeno la possibilità di provvedere ai propri bisogni quotidiani. Il Governo ha posto in essere tutte le iniziative necessarie per andare incontro a queste esigenze, ma il rischio è concreto».
INTOLLERANZA
«Vedo - sottolinea ancora la titolare del Viminale - un atteggiamento di violenza contro le forze di polizia assolutamente da condannare». Mettere in fila i recenti fatti di cronaca fa riflettere. Le ultime proteste violente sono di pochi giorni fa: risalgono alla notte del 5 luglio, durante la manifestazione No Tav. Un vero e proprio agguato: chiodi a tre punte sono stati disseminati in una galleria sull'autostrada A32 e hanno danneggiato una colonna di mezzi del Reparto Mobile della polizia diretta al cantiere della Tav di Chiomonte, in Val di Susa. Poi ci sono stati i disordini a Mondragone, in provincia di Caserta, culminati con lanci di sedie dai balconi, finestrini delle macchine sfondati a sassate, una folla che ha cercato di sfondare il cordone sanitario istituito per isolare la zona rossa dopo la scoperta di un focolaio di Coronavirus con 43 positivi.
Michela Allegri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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