LA MANIFESTAZIONE
PADOVA Oltre 150 eventi ibridi e per quelli in presenza l'obbligo di Green pass. Alfabetizzazione digitale, trasformazione post-pandemia, rapporto donne e materie Stem: sono le premesse per la nona edizione di Digital Meet, il festival del digitale nato a Padova e ormai diffuso in tutta Italia. Dal 19 al 23 ottobre in ogni regione italiana si terranno eventi, quasi tutti in modalità duale, ma gli appuntamenti non si riducono solo a quei giorni. Si comincia già dal 15 ottobre con la presentazione del festival in Senato e la chiusura si terrà il pomeriggio del 25 ottobre al Linate Center a Milano con un focus sul turismo e la crisi del mondo aeroportuale. «Stiamo vivendo una transizione digitale accelerata a causa del Covid dice Gianni Potti, fondatore di Digital Meet e presidente della Fondazione Comunica Pensiamo alle videochiamate dei nonni nelle case di riposo, alla didattica a distanza, allo smart working. E in tutto ciò il Paese deve rispondere in tema di competenze di base perché digitale non vuol dire solo social network. Vuol dire prenotare le visite online, gestire i pagamenti da remoto. Ma serve una competenza minima. Per questo, assieme ad alcuni partner come Despar, Fastweb Academy, Umana, Caffé Diemme e l'Unione nazionale pro loco italiane (Unpli), lavoreremo su una serrata serie di pillole di alfabetizzazione digitale al servizio di giovani e anziani».
TRE GRANDI TEMI
Sono tre i grandi temi sui quali indagheranno gli ospiti di Digital Meet. «Innanzitutto il coding che va portato nelle scuole spiega Potti Non perché tutti dobbiamo diventare programmatori ma coding inteso come modo diverso di ragionare, pensare. Stiamo lavorando a una petizione da portare in Parlamento. Il secondo tema sarà lo smart land digitale, oggi più che mai in discussione: ci sono luoghi tagliati fuori, la connessione a banda ultra larga va potenziata anche alla luce del nuovo modo di lavorare da casa. Terzo tema quello delle donne e le materie Stem. Siamo convinti noi di Digital Meet che le donne nel mercato del lavoro del digitale possono portare innovazione». Non mancheranno incontri dedicati alla salute, all'intelligenza artificiale, alla robotica, alla sicurezza informatica. Per citare solo alcuni degli ospiti, ci saranno il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, il presidente di 21 Invest Alessandro Benetton, il primario di Cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Padova Gino Gerosa e il presidente di MeglioQuesto Felice Saladini. Saranno presenti in modalità virtuale diversi ospiti stranieri e tornerà per il terzo anno consecutivo la Start up Marathon, in collaborazione con Unicredit, un grande evento che punta a far rete.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Oltre 150 eventi ibridi e per quelli in presenza l'obbligo di Green pass. Alfabetizzazione digitale, trasformazione post-pandemia, rapporto donne e materie Stem: sono le premesse per la nona edizione di Digital Meet, il festival del digitale nato a Padova e ormai diffuso in tutta Italia. Dal 19 al 23 ottobre in ogni regione italiana si terranno eventi, quasi tutti in modalità duale, ma gli appuntamenti non si riducono solo a quei giorni. Si comincia già dal 15 ottobre con la presentazione del festival in Senato e la chiusura si terrà il pomeriggio del 25 ottobre al Linate Center a Milano con un focus sul turismo e la crisi del mondo aeroportuale. «Stiamo vivendo una transizione digitale accelerata a causa del Covid dice Gianni Potti, fondatore di Digital Meet e presidente della Fondazione Comunica Pensiamo alle videochiamate dei nonni nelle case di riposo, alla didattica a distanza, allo smart working. E in tutto ciò il Paese deve rispondere in tema di competenze di base perché digitale non vuol dire solo social network. Vuol dire prenotare le visite online, gestire i pagamenti da remoto. Ma serve una competenza minima. Per questo, assieme ad alcuni partner come Despar, Fastweb Academy, Umana, Caffé Diemme e l'Unione nazionale pro loco italiane (Unpli), lavoreremo su una serrata serie di pillole di alfabetizzazione digitale al servizio di giovani e anziani».
TRE GRANDI TEMI
Sono tre i grandi temi sui quali indagheranno gli ospiti di Digital Meet. «Innanzitutto il coding che va portato nelle scuole spiega Potti Non perché tutti dobbiamo diventare programmatori ma coding inteso come modo diverso di ragionare, pensare. Stiamo lavorando a una petizione da portare in Parlamento. Il secondo tema sarà lo smart land digitale, oggi più che mai in discussione: ci sono luoghi tagliati fuori, la connessione a banda ultra larga va potenziata anche alla luce del nuovo modo di lavorare da casa. Terzo tema quello delle donne e le materie Stem. Siamo convinti noi di Digital Meet che le donne nel mercato del lavoro del digitale possono portare innovazione». Non mancheranno incontri dedicati alla salute, all'intelligenza artificiale, alla robotica, alla sicurezza informatica. Per citare solo alcuni degli ospiti, ci saranno il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, il presidente di 21 Invest Alessandro Benetton, il primario di Cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Padova Gino Gerosa e il presidente di MeglioQuesto Felice Saladini. Saranno presenti in modalità virtuale diversi ospiti stranieri e tornerà per il terzo anno consecutivo la Start up Marathon, in collaborazione con Unicredit, un grande evento che punta a far rete.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
