Di Maio e la svolta nella notte Unioncamere: «Non lasciamo soli i nostri imprenditori»

Martedì 15 Giugno 2021
LE REAZIONI
VENEZIA Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel pomeriggio usa facebook per confermare ciò che da oltre un'ora circola sui siti giornalistici: «Il connazionale Marco Zennaro, in carcere in Sudan da circa due mesi, è stato rilasciato pochi minuti fa. Rimarrà in Sudan in attesa degli sviluppi sui contenziosi che lo riguardano». Il lavorìo della Farnesina è stato costante, e Di Maio ringrazia «in particolare il nostro ambasciatore in Sudan Gianluigi Vassallo, che dal primo istante sta seguendo il caso con il massimo impegno, e il direttore Generale Luigi Vignali, al quale avevo chiesto nei giorni scorsi di recarsi in missione sul posto». La notizia della possibile svolta, comunque, circolava già dalla scorsa notte: «Il ministro mi aveva informato non più tardi di ieri sera - conferma il governatore veneto Luca Zaia - che si stava già profilando una soluzione favorevole, quindi nel più totale riserbo mi era stato anticipato che poteva esserci questo epilogo positivo. Tiriamo un primo respiro di sollievo perché Marco esce da un regime carcerario disumano al quale è stato costretto e adesso se ne va in albergo. Dopo di ciò l'obbiettivo è riportarlo a casa».
«Zennaro ha affrontato mesi di estrema difficoltà - ricorda il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà -. In questo periodo mi sono interfacciato con il Ministro Di Maio che ha seguito con particolare attenzione la situazione, operando con estrema cautela per rispettare il lavoro della nostra diplomazia». Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro esprime «gioia e soddisfazione» e ringrazia il presidente del Consiglio Mario Draghi, che aveva incontrato la scorsa settimana a Roma, per il lavoro decisivo svolto dalla nostra diplomazia, così come il PD veneto. «Questa storia - avverte però il presidente Unioncamere Veneto Mario Pozza - ci vede far riflettere. È inammissibile che si chieda ai nostri imprenditori di investire ed operare all'estero, ma poi vengono lasciati soli in situazioni pericolose come queste. Si prenda da esempio la Francia che protegge e tutela i propri operatori economici che sono impegnati in altri Paesi. Gli imprenditori sono una risorsa del nostro Paese ed è inammissibile che rischino la vita nello svolgimento del proprio lavoro». «È una straordinaria notizia, quindi complimenti a tutti i servitori dello Stato che ci hanno lavorato - aggiunge la presidente di FdI Giorgia Meloni - ma ne approfitto per ricordare che avevano promesso che sarebbe tornato a casa molto presto Chico Forti, l'ex produttore televisivo condannato per omicidio negli Stati Uniti, e invece pare che non se ne stia facendo nulla».
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