Madame: «Mi odiano in troppi: ho paura anche a pubblicare la data di uscita del mio nuovo singolo»

L'artista veneta racconta anche le difficoltà in città: «Sono sempre stata abbastanza odiata a Vicenza, ho cominciato a farmi degli amici solo a 16 anni»

Lunedì 19 Giugno 2023 di Enrico Scoccimarro
La cantautrice vicentina Madame

La cantautrice vicentina Madame ha parlato, al podcast "Tintoria", del suo rapporto con i social e con i followers: «C'è chi mi ama, chi mi odia, e chi mi difende da chi mi odia». 

L'artista ha specificato in particolare la disparità di trattamento che nota su Twitter: «È un mondo che non mi vuole. Qualsiasi cosa io dica, su Twitter c'è qualcuno che sottolinea quanto io sia una persona di merda...è un social in cui o ti amano - come succede a Tananai ed Elodie - o ti odiano, tipo me. Infatti invidio Tananai, tutti ne parlano bene, beato lui che si è preso il popolo di Twitter. Io ora mi faccio problemi anche a pubblicare la data di uscita del mio nuovo singolo».

L'artista ha poi raccontato dei suoi primi passi nella musica, quando inizialmente caricava pezzi su Youtube senza riscuotere successo: «Sono sempre stata abbastanza odiata a Vicenza, dai 15/16 anni ho cominciato a farmi degli amici, prima era abbastanza difficile.

Anche perché diventare un rapper del tuo paese è un pò come fare le elezioni comunali: per farlo devi proprio piacere alla tua zona». Poi l'incontro con Sugar Music, con cui pubblica Sciccherie: è il singolo che la fa notare dalla manager Paola Zukar, e da lì inizia la svolta. Riesce a farsi conoscere anche dai rapper più influenti della scena: «Ricordo che mi scrisse Ghali e io stavo morendo, non ci credevo. Siamo andati al bar insieme. Fare il salto è un'emozione unica».

Durante la chiacchierata nel podcast condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone e co-prodotto da The Comedy, spazio anche a curiosità e passioni inaspettate, dalla Bibbia ai canti neocatecumenali: «Ho frequentato per qualche anno una comunità neocatecumenale, c'erano delle belle canzoni, il fondatore è spagnolo e ha riarrangiato tutti i salmi con ritmi latini. Sono dei canti incredibili, voglio sposare qualcuno - stonato - che me li canti mentre vado all'altare.» Sulla frequentazione della comunità neocatecumenale aggiunge: «È un genere di ambiente difficile, in cui devi avere consapevolezza di quello che stai facendo».

Ultimo aggiornamento: 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci