Sangiovanni, i disturbi d’ansia: sintomi, cause e rischi. La psicologa Sannini: «Ecco come riconoscerli»

"Lo stato patologico si può manifestare con sintomi mai esperiti fino a quel momento (vedi le somatizzazioni ansiose, l’angoscia, la difficoltà a mantenere l’attenzione, la concentrazione)", spiega la professionista

Venerdì 16 Febbraio 2024 di Alessandro Rosi
Sangiovanni soffre di ansia da palcoscenico? Sintomi, cause e rischi. La psicologa Sannini: «Non tutti riescono (e possono) fermarsi»

«Angoscia, difficoltà a mantenere l’attenzione, la concentrazione», sono questi alcuni dei sintomi che possono manifestarsi in caso di disturbi d'ansia. «Fermarsi, nel caso di Sangiovanni, ha rappresentato anche una sospensione dalla sua attività lavorativa, aspetto che non tutti possono permettersi o non possono permettersi a lungo», sottolinea la psicologa Emilia Sannini.

Ma come affrontare una situazione del genere? E, soprattutto, come riconoscerla?

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Quando bisogna fermarsi?

Sì, quando subentra una condizione emotiva clinicamente complessa, che cambia la percezione di sé e del proprio mondo. In particolare quando inficia il funzionamento complessivo della persona, che improvvisamente diventa insicura, si sente inadeguata, angosciata, ansiosa. Con disturbi somatici e fisici invalidanti. Fermarsi è opportuno, necessario, e in alcuni casi doveroso.

Come riuscire a prendersi una pausa?

Nel caso di Sangiovanni il fermarsi ha rappresentato anche una sospensione dal proprio lavoro, dal fare musica. Fermarsi è principalmente darsi il tempo necessario per capire, prendersi cura di sé. Riprendere uno stile di vita che agevoli il processo di guarigione. Fermarsi per poi ripartire, con una comprensione di sé diversa, nuova, sicuramente più funzionante.

Come ci accorgiamo di questo malessere?

Si può manifestare con sintomi mai esperiti fino a quel momento (vedi le somatizzazioni ansiose, l’angoscia, la difficoltà a mantenere l’attenzione, la concentrazione). Ma anche il disinteresse verso la quotidianità, l’insonnia la mancanza di interesse e l’assenza di piacere, oltre alla stanchezza e poca lucidità mentale. Tutti sintomi che appartengono a specifiche patologie psichiatriche, che non solo sono presenti in molti giovani ma anche negli adulti.

Come comportarsi?

Raccontare è assolutamente importante, poiché rende la patologia un’esperienza reale tangibile. Purtroppo si sente ancora spesso elargire in questi casi consigli dettati dal “buon senso“. Ad esempio: "Esci con gli amici",  "forza vai al cinema", "riprendi l’attività sportiva", "non ti manca nulla". Questi consigli non solo sono clinicamente inutili, ma risultano anche dannosi in quanto stigmatizzano la patologia psichiatrica svincolandola dalla possibilità di cura e rendendo il paziente colpevole e incapace.

Le cure? 

Seguire una terapia piscologica e farmacologica. Ma la complessità sta nella difficoltà ad accedere alle cure pubbliche e relativi costi nel privato. Pochi servizi sono presenti sul territorio.

I rischi?

Adottare stili di vita inadeguati: come assenza di sonno, utilizzo di sostanze che complicano i tempi di guarigione. Perché il sonno ha un aspetto fondamentale quando c'è una patologia psichiatrica in atto.

Ultimo aggiornamento: 20:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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