Sono 184 i corridori al via del Giro d’Italia di quest'anno, edizione n. 104 che ha preso il via sabato 9 maggio da Torino.
I veneti possono contare sui due fratelli veronesi Elia ed Attilio Viviani entrambi alla Cofidis. Il primo - Elia, 32 anni - è un ottimo sprinter che ha trovato morale vincendo un mese fa la Cholet-Pay de la Loire, primo successo dopo un anno e mezzo e prima affermazione in maglia Cofidis. Il fratellino, professionista dal 2018, ha 24 anni e fungerà da gregario nella stessa squadra.
Ci sono poi il marosticense Enrico Battaglin (32enne coetaneo di Elia Viviani), Davide Formolo (29enne veronese di Negrar), il 26enne coneglianese Andrea Vendrame dell'AG2R Citroën Team e il 33enne bassanese Andrea Pasqualon del team Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux.
Ci sono poi anche il trevigiano Samuele Battistella (Astana) e i veronesi Davide Gaburro (Bardiani), Riccardo Minali (Intermarché) quindi il vicentino Filippo Zana (Bardiani) e il suo compagno padovano Samuele Zoccarato (23enne di Camposampiero).
Mancherà invece il trevigiano Sacha Modolo, uno dei corridori più tormentati del nostro ciclismo. Dopo i guai allo stomaco, il lockdown e la rottura di una costola, negli ultimi mesi lo sfortunato corridore della Alpecin-Fenix ha dato forfait per un dolore al ginocchio poi diventato una borsite.
LE TAPPE VENETE
Il Giro entrerà il Veneto il 21 maggio, venerdì, con la 13. tappa da Ravenna a Verona, dedicata a Dante Alighieri (sepolto a Ravenna e per alcuni anni del suo esilio vissuto a Verona).
Il giorno dopo, sabato 22 maggio, Cittadella ospiterà il via di una tappa molto dura, che attraverserà il Veneto per 70 km fino a Conegliano, con arrivo in Friuli sul Monte Zoncolan, rinvigorendo la sua fama di “città ciclistica”, dopo aver ospitato i campionati italiani 2020 e altre tappe dei giri precedenti.
Un giorno di attesa, ed ecco, lunedì 24 maggio, a chiusura della seconda settimana di corsa, la Sacile-Cortina, il classico tappone dolomitico con le scalate del Passo Fedaia, ai piedi della Marmolada, del Passo Pordoi (Cima Coppi di quest’anno, il punto più alto toccato dalla corsa) e del Passo Giau da dove inizierà la picchiata verso il traguardo di Cortina.
LA REGIONE
«Non c’è Veneto senza il Giro e non c’è il Giro senza il Veneto – ha detto il governatore Luca Zaia in sede di presentazione delle tappe – Lavorando con spirito di squadra abbiamo portato in Veneto anche quest’anno momenti di altissimo valore, sportivo sì, ma anche promozionale e d’immagine, con mezza Italia attaccata alla tv, tanti appassionati sulle strade, che sapranno rispettare tutte le regole di sicurezza anti Covid».
(ha collaborato Francesco Coppola)
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