La morte della ristoratrice Giovanna Pedretti. Quel post vicentino nel 2022 e l'ipotesi che sia stato copiato. Un terribile gioco di specchi

Martedì 16 Gennaio 2024 di Angela Pederiva
Giovanna Pedretti

La tragedia di Sant'Angelo Lodigiano assomiglia a una terribile scatola cinese tutta social. Il cuoco sui propri canali critica il post della ristoratrice su Facebook, la quale stigmatizza il giudizio di un cliente su Tripadvisor, che a sua volta assomiglia a un'altra recensione pubblicata sul sito dei viaggiatori, la quale viene attaccata dalla pagina del locale, che per questo viene sommerso dagli apprezzamenti... Un frastornante gioco di specchi che porta in Veneto: l'ipotesi all'origine della polemica, e del dramma, è che Giovanna Pedretti possa essersi ispirata alla vicenda della bruschetteria "Faedo" a Monte di Malo in provincia di Vicenza.

SOMIGLIANZA


A formulare questa congettura è stato Lorenzo Biagiarelli, quando venerdì ha sollevato il caso della pizzeria"Le vignole", evidenziando fra i dubbi sulla veridicità del commento negativo anche questo elemento: «Lo stesso testo della recensione è pericolosamente simile a un'altra, scovata da Valentina Dirindin su Dissapore, che a suo tempo destò le stesse reazioni. (Va detto che quella, però, almeno tecnicamente era verosimile)».

Il citato sito di enogastronomia, infatti, aveva notato la somiglianza tra questo giudizio e quello finito sotto i riflettori nell'aprile del 2022: «Le parole utilizzate nella recensione, come potete vedere, sono esattamente le stesse, con l'unica variante che questa volta il Troll ha aggiunto l'accenno ai disabili, probabilmente ritenendo che l'omofobia non fosse più sufficiente a indignare il prossimo».


Ma cos'era successo all'epoca? Anche allora su Tripadvisor, un avventore (o presunto tale) si era lamentato della sistemazione ricevuta nel locale vicentino: «Mi hanno messo a mangiare a fianco dei gay e sinceramente non mi sono sentito molto a mio agio durante la consumazione, peccato perché la bruschetta molto buona». La replica di "Faedo" era stata perentoria: «La invitiamo a non tornare a consumare la nostra bruschetta in quanto nel nostro locale accettiamo tutti, tranne gli omofobi. Ci scusiamo davvero per il disagio, non avevamo capito che venisse dal medioevo. A saperlo l'avremmo messa a mangiare nella porcilaia, dove probabilmente si sarebbe trovato più a suo agio».


VIRALE


La trattoria aveva poi rinfocolato lo scontro sul proprio profilo Facebook: «Invitiamo questa persona a non presentarsi più nel nostro locale e con questo post vogliamo prendere una posizione ben definita contro coloro che la pensano allo stesso modo. Ci sarebbe piaciuto dire direttamente queste cose a tale signore se solo ne conoscessimo il vero nome e cognome». Il botta e risposta era stato rilanciato dalla pagina Facebook "I sentinelli di Milano", facendo diventare virale il caso: «Se il cibo che offrite è buono come il vostro senso civico, meritereste una stella Michelin»; «Ho letto la vostra risposta e ve lo dico: vi voglio bene»; «Grazie per stare dalla parte umana»; e via di questo passo. Fra le centinaia di messaggi di apprezzamento per gli esercenti di Monte di Malo, era arrivato anche quello della senatrice dem Monica Cirinnà, promotrice della legge sulle unioni civili: «Grazie per aver avuto il coraggio di schierarvi a favore dei diritti, contro il pregiudizio e l'odio». All'epoca i gestori si erano meravigliati del fragore scatenato dalla vicenda: «Non ci aspettavamo tutto questo clamore, abbiamo solo fatto quello che ci sembrava giusto». Nemmeno due anni dopo, l'ondata di ammirazione si è infranta sugli scogli dei sospetti, fino a trasformasi in tragedia.

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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