VICENZA - Piccolo colpo di scena al processo di Vicenza sul saluto romano alla commemorazione dell'eccidio di Schio.
Gli "ermellini" dovranno dare un'interpretazione chiarificatrice, alla luce delle decisioni opposte assunte dal Tribunale e dalla Corte d'Appello di Milano, in merito al braccio teso ostentato da 8 attivisti durante una manifestazione del 2016. Pure al Palazzo di Giustizia berico la giurisprudenza di era divisa. L'avvocato Gabriele Bordoni confidava nell'assoluzione, come già deciso nel 2022 per la cerimonia di Schio del 2019. Ma sempre nel 2022 era stata stabilita la condanna per i fatti analoghi del 2018 al cimitero cittadino.