Coronavirus, allarme in Valbrenta: 48enne positivo ha soggiornato 2 giorni in zona

Martedì 3 Marzo 2020 di Roberto Lazzarato
Valbrenta
VALBRENTA. Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la conferma del comune di Valbrenta, che «tra i 5 casi di Coronavirus accertati in Abruzzo vi è anche quello di un 48enne che ha soggiornato, con la Commissione Nazionale Speleosubacquea del CNSAS, a Valstagna (comune di Valbrenta), dal 21 al 23 febbraio 2020. Il soggetto, accertata la positività dopo alcuni giorni dal rientro a casa, si è attivato secondo tutte le procedure che sono state diramate dal Ministero della Salute: attualmente è ricoverato a Pescara in condizioni non preoccupanti.
Lunedì pomeriggio (ieri) la comunicazione è pervenuta anche al sindaco di Valbrenta che, a sua volta, ha informato i vertici dell’USL 7 per condividere le modalità di intervento: finora, visto che la situazione è sotto controllo, le attenzioni da mantenere sono quelle già espresse nell’ultimo decreto; in particolare:
sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse;
sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale;
l'apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti;
svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
apertura delle attività commerciali condizionata all’adozione di misure organizzative tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;
privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.»
«La notizia è arrivata via mail dalla Federazione Speleologica – ha confermato l’assessore alla protezione civile Alberto Cavalli. – Si tratta di 17 speleosub che sono venuti in Valbrenta per effettuare delle immersioni. Essendo stata riscontrata la positività di uno speleosub del team qualche giorno dopo il rientro, il contagio potrebbe essere avvenuto anche dopo la sosta in Valbrenta durante il lungo tragitto del ritorno in Abruzzo, ma ovviamente sono in corso tutti gli accertamenti del caso per ricostruire tutti i movimenti e i contatti del gruppo.»
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