Agenti immobiliari abusivi, blitz della Finanza: stangati altri due furbetti delle vendite

Venerdì 2 Febbraio 2024
I controlli della Finanza

VICENZA - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Vicenza hanno scoperto due ulteriori soggetti che operavano abusivamente come mediatore immobiliare in due distinte agenzie di Chiampo e di Arzignano: i due non erano iscritti nell’apposita sezione del Registro delle Imprese, requisito imprescindibile per questo tipo di professione.

In un primo caso, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza, hanno effettuato un’attività ispettiva nei confronti di un’agenzia di Arzignano (VI), affiliata ad una nota catena del settore, ove operava, quale agente immobiliare abusivo, un procacciatore d’affari titolare di una autonoma partiva IVA.

Grazie alla preziosa collaborazione con la locale Camera di Commercio, è stato accertato non solo che il presunto “mediatore” non possedeva la qualifica di “agente immobiliare” (non essendo iscritto nell’apposita sezione del REA/Registro delle Imprese), ma anche che lo stesso aveva sostenuto – per ben due volte tra il 2022 e il 2023 e sempre con esito negativo – gli esami abilitanti per la professione di mediatore immobiliare presso il suddetto Ente camerale.

L’attenzione delle Fiamme Gialle si è, successivamente, rivolta sulle singole compravendite concluse dall’agente abusivo per conto della agenzia immobiliare, trovando conferma del fatto che fosse egli, in prima persona, a curare le trattative, facendo sottoscrivere al cliente la proposta d’acquisto, accompagnandolo a visionare gli immobili, assistendo il cliente anche nelle fasi della redazione del preliminare fino al rogito.

Dalle investigazioni è inoltre emerso che per una compravendita, il presunto agente ha ricevuto 5.000 euro in contanti, quindi sopra il limite previsto dalla normativa antiriciclaggio (al tempo in vigore) per i pagamenti in contanti fra privati fissato a 2.000 euro.

In ragione degli elementi acquisiti, nei confronti del responsabile è stata irrogata una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di € 15.000,00 per la sua attività di mediazione abusiva, mentre con riferimento alla violazione sull’utilizzo dei contanti, è stata irrogata una sanzione pecuniaria di € 2.000,00. Tale ultima sanzione amministrativa è stata, altresì, irrogata anche al cliente della agenzia immobiliare.

Nel secondo caso, a seguito di una segnalazione pervenuta al numero di pubblica utilità 117, i finanzieri della Compagnia di Arzignano, mediante l’analisi della documentazione acquisita presso un’agenzia immobiliare di Chiampo e grazie alle dichiarazioni rese da alcuni clienti, hanno appurato che uno dei collaboratori esterni della stessa agenzia (dotato di autonoma partita I.VA.), con mansioni di “promotore pubblicitario e ricerca di clienti e immobili”, svolgeva in realtà l’attività di mediazione immobiliare, pur non essendo abilitato.

E’ stato, infatti, accertato che il presunto agente aveva curato tutti gli aspetti delle trattative con i clienti, provvedendo a far visionare gli immobili, prestare assistenza nella compilazione delle proposte di acquisto e dei mandati di mediazione, scegliere il notaio per il rogito, interfacciarsi con le banche per la valutazione degli immobili, tutte prerogative esclusive dei mediatori immobiliari iscritti nella sezione REA del Registro delle Imprese, ai quali sono richiesti precisi requisiti morali e professionali quali, tra gli altri, l’assenza di condanne per determinati reati, nonché di provvedimenti antimafia, la frequentazione di un corso di formazione specifico e il superamento di un apposito esame.

Nei confronti dell’agente immobiliare abusivo è stata irrogata una sanzione amministrativa per un importo che va da € 7.500 ad € 15.000, con inoltro di una segnalazione alla Camera di Commercio per l’eventuale adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dello stesso e dell’agenzia immobiliare con cui ha operato.

Nei confronti dell’agenzia immobiliare, peraltro, è stato condotto un controllo fiscale all’esito del quale è stata constatata l’omessa fatturazione con riferimento ad un’operazione di mediazione immobiliare dalla quale scaturiva una provvigione di 8.500 euro, corrisposta in contanti da parte del cliente; omissione che ha permesso al rappresentante legale dell’agenzia di evadere l’IVA per quasi 2.000 euro. Inoltre sia nei confronti di quest’ultimo che del cliente è stata irrogata una sanzione amministrativa di 2.000 euro per aver violato la normativa antiriciclaggio che fissa – a decorrere dal 1° gennaio 2023 – a 5.000 euro il limite all’uso del contante fra privati.

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci