VERONA - Lo scorso anno gli incidenti stradali a Verona sono aumentati del 2% rispetto al 2022, ma nella "zona 30" si è registrato un terzo dei sinistri mortali rispetto a quella dove è in vigore il limite tradizionale dei 50 orari.
«Nel 2023 - ha spiegato l'assessora alla sicurezza, Stefania Zivelonghi - nel territorio comunale si sono registrati quattro incidenti mortali nella zona con limitazione a 30 chilometri all'ora, nel 2022 ce n'era stato solo uno. Ma le vittime dove il limite è a 50 sono state 12, quindi esattamente il triplo». In aumento gli incidenti che coinvolgono gli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti, ai quali è rivolta in particolare la «zona 30», che a Verona è ampia e va dalla Ztl a varie aree nei quartieri, anche residenziali, oltre alle strade nelle vicinanze di istituti scolastici.
Proprio ieri l'amministrazione comunale ha deciso di introdurre la "zona 30" anche nella piazza di Avesa, quartiere a ridosso delle colline. «Il provvedimento è frutto delle richieste dei cittadini, raccolte durante gli incontri nei quartieri» ha detto l'assessore alla mobilità, Tommaso Ferrari. «Va anche sottolineato - ha concluso Zivelonghi - l'incremento vertiginoso dei pirati stradali, con 101 casi di soggetti che al momento dell'incidente si sono dati alla fuga. Comportamento sul quale è necessario fare una seria riflessione anche attraverso campagne informative mirate».
