Serrata dei commercianti contro il Dpcm anti-Covid: «Nelle festività perso il 70% del fatturato»

Mercoledì 6 Gennaio 2021 di Redazione online
Serrata dei commercianti contro il Dpcm anti-Covid: «Nelle festività perso il 70% del fatturato»
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VERONA  - «Una presa in giro che dimostra una volta di più la totale mancanza di conoscenza del nostro settore. Ma noi non ci stiamo e restiamo chiusi». Così in una nota Fipe-Confcommercio Verona che ha annunciato la serrata in protesta al Decreto legge in vigore dal 7 al 15 gennaio che concede ai pubblici esercizi - dai bar ai ristoranti - la possibilità di riaprire per due giorni, il 7 e l'8 gennaio e soltanto fino alle ore 18. «Stimiamo che 8 esercizi su 10 non riapriranno, il gioco non vale la candela - ha dichiarato il presidente della Fipe Paolo Artelio - Forse riapriranno i locali di piccole dimensioni e quelli che lavorano con i pranzi di lavoro: per gli altri il gioco non vale la candela, le spese supererebbero gli introiti e non è certo il momento di sprecare risorse».

«Il nostro settore è gravemente compromesso dai recenti provvedimenti e dal forzato lockdown di Natale - ha concluso - Tra Verona e provincia stimiamo un crollo di fatturato, per il 2020, tra il 60 e l'80% a seconda delle zone e delle tipologie di attività».

E Leopoldo Ramponi, presidente dell'Associazione Ristoratori di Confcommercio Verona, ha confermato che «quasi un centinaio di pubblici esercizi circa del centro città, compresi tutti i ristoranti tipici ha già deciso che il 7 e l'8 resterà chiuso.

Riavviare l'attività richiede tempo per preparare, pulire, mobilitare la linea produttiva; inoltre lavoriamo con materie prime deteriorabili in pochi giorni, che se non utilizzate, vanno buttate. Dinamiche relativamente complesse ma evidentemente per nulla chiare al Governo». «E mentre tutti o quasi possono aprire l'attività, anche il sabato e la domenica, comprese realtà produttive e commerciali che non vendono generi di prima necessità - ha concluso Ramponi - noi siamo condannati all'oblio. Intanto continuiamo a pagare gli stipendi e a sostenere ingenti costi fissi».

Ultimo aggiornamento: 10:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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