Il crocifisso "chioggiotto" da Valli al Vaticano, a sorpresa arriva la risposta di Papa Francesco: cosa ha scritto

Sabato 13 Gennaio 2024 di Nicola Benvenuti
Il crocifisso "chioggiotto" da Valli al Vaticano, a sorpresa arriva la risposta di Papa Francesco: cosa ha scritto

CHIOGGIA - Da Valli al Vaticano i crocifissi "lagunari" di Franco Gatto per Papa Francesco, che ringrazia del dono con un biglietto autografo.

E' stata grande la sorpresa dell'agricoltore di Valli quando ha ricevuto il messaggio papale, scritto di pugno dal Santo Padre in lingua spagnola, come ringraziamento per il singolare omaggio dalla terra veneta. "Signor Franco Gatto, voglio ringraziarla per il crocifisso che lei mi ha inviato. E' molto bello. Tante grazie! Prego per lei e per la sua famiglia e le auguro un felice anno 2024. Che Gesù vi benedica e la Madonna Santa vi custodisca. Fraternamente Francesco". Questo recita il cartoncino datato 8 gennaio 2024 e vergato di pugno da Papa Bergoglio.

Il crocifisso lagunare

Il Pontefice aveva ricevuto il crocifisso realizzato da Franco Gatto lunedì mattina stesso, dalle mani di padre Padre Rafael Velasco, superiore provinciale di Argentina e Uruguay dei Gesuiti, amico del Papa e buon conoscente di Cynthia Yanel Pini, argentina pure lei, che nel 2010 ha sposato Daniele Fincato, orticoltore di Conche di Codevigo. E padre Rafael, che il giorno dell' Epifania aveva celebrato messa a Conche, è stato accompagnato a casa di Gatto, che dopo avergli spiegato la sua passione, gli aveva fatto dono di un crocifisso per lui ed un altro per Papa Bergoglio, che pare davvero aver apprezzato l'omaggio.
«Quando l'ho ricevuto mi sono messo a piangere, per me è stata davvero una grande emozione, non mi sarei mai aspettato che il Papa potesse dedicare del tempo al sottoscritto», racconta ancora molto emozionato Gatto. Franco, classe 1948, a febbraio compirà infatti 75 anni, ha svolto da sempre l'attività di agricoltore e orticoltore in particolare. «La mia famiglia è originaria di Arzergrande, ci siamo trasferiti a Valli nel 1949, quando io avevo un anno, un famiglia numerosissima, che si è impegnata tanto su una terra di fatto strappata alle acque». Da sempre Franco Gatto, uomo di barena, ama raccogliere rami e pezzi di legno che arrivano in laguna spinti dalle correnti e dalle maree, dopo aver vagato per mesi tra acqua e sabbia. «Cerco preferibilmente pezzi unici che poi con l'aiuto di una tipica britola veneta, coltello da tasca con lama a roncola, lavora il legno per ricavarne dei crocifissi», prosegue Franco.

Gatto ne ha realizzati oltre 500. «Soprattutto nell'ultimo periodo, dovendo stare a riposo a causa di un ginocchio che mi ha dato problemi, mi sono dedicato con particolare impegno a questa passione», aggiunge l'uomo che vive a Valli, con la moglie Adriana e il figlio Samuele più giovane che continua l'attività di famiglia, mentre un altro figlio, Silvano, svolge un altro lavoro. «Da giovane, volevo andare ad insegnare la coltivazione agli africani come laico, ma il nostro parroco dell'epoca, don Giuseppe Salbego, mi invitò a fare del bene qua, nella mia comunità- racconta ancora Franco Gatto che conclude - fu un bene perché in famiglia avemmo diverse difficoltà nei primi anni '50, con la morte tragica di un fratello maggiore e dovetti prendere in carico la gestione dell'azienda agricola. Comunque, da allora e per tutti questi anni, tre sono le parole che mi hanno guidato nella vita: la tenacia, l'onestà e la fede».

Ultimo aggiornamento: 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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