Venezia. Nuove linee guida per i turisti, le guide: «Più controlli sugli abusivi e itinerari alternativi»

Lunedì 1 Gennaio 2024 di Federica Repetto
Turisti

VENEZIA - Il magnetismo intrinseco di Venezia come destinazione turistica è indiscusso, tuttavia, l'afflusso massiccio di visitatori presenta sfide uniche nella gestione del turismo. In questo contesto, la città si trova di fronte a complessità logistiche e culturali, richiedendo un approccio ponderato per preservare il suo patrimonio storico e garantire un'esperienza soddisfacente per residenti e visitatori. La Giunta comunale ha varato la delibera che segna una svolta nella gestione dei gruppi turistici a Venezia: non più di 25 persone per ciascun gruppo.

Questo risultato è anche frutto di un lungo dialogo con l'Associazione Guide Turistiche di Venezia. «Eravamo a conoscenza - spiega Carlotta Vincenti, presidente delle Guide turistiche di Venezia - che la Pubblica Amministrazione intendeva emanare un nuovo regolamento per la gestione dei flussi turistici dei gruppi, concentrato sui visitatori giornalieri. Il risultato ottenuto è il frutto di tre anni di intenso lavoro, avviato ancor prima della pandemia».

IL CONFRONTO

Una discussione a tappe per arrivare alla delibera di fine 2023. «Inizialmente siamo stati convocati per un colloquio informale con un rappresentante dell'assessore, successivamente abbiamo partecipato ad altri incontri e tavoli comuni con rappresentanti di settore, tra cui le agenzie di viaggio come anche i nostri colleghi dell'Agta guide turistiche. Durante le riunioni è stato comunicato il limite di partecipanti a 25 persone, considerando l'impatto considerevole dei gruppi nelle calli di Venezia. Una misura che riflette il nostro impegno per il rispetto della nostra città». La delibera evidenzia anche la necessità di evitare soste sui ponti, un punto su cui l'associazione già da anni aveva adeguato le proprie pratiche. «Una limitazione - aggiunge Carlotta Vincenti - che riflette una prassi che già da diverso tempo è stata applicata da varie istituzioni museali, ad esempio 25 visitatori a Palazzo Ducale e 15 al Fortuny, mentre si attestano sui 20 alla Basilica di San Marco». Le guide avevano, «laddove possibile, già iniziato a proporre gruppi più piccoli consapevoli delle fragilità della nostra città. È per questo che ci impegniamo sempre ad offrire itinerari alternativi che tocchino luoghi meno battuti dal turismo di massa e che vengono così ancor più valorizzati».

VERIFICHE

Gruppi più piccoli richiederanno, quindi, un maggior impegno per le guide. Quindi più occasioni di lavoro. Per Carlotta Vincenti, «contrariamente ad altre città, siamo la prima grande destinazione turistica italiana che si confronta con il problema del turismo di massa, tenendo conto dei 49mila residenti che desiderano preservare la qualità della propria vita. Auspichiamo che una delibera così rigorosa venga a questo punto supportata da maggiori e più efficaci controlli, per punire eventuali abusi». 

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