VENEZIA - La città si dimostra generosa: ha infatti abbondantemente superato i 30mila euro la raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Midget pediatria di Venezia per salvare la bambina di 8 anni, malata di talassemia major, che ha assoluto bisogno di un trapianto di midollo. Già costretta a sottoporsi a trasfusioni di sangue ogni 15 giorni, la piccola sta peggiorando, anche a causa di un'intolleranza a un farmaco importante, con conseguenze devastanti.
Purtroppo i suoi genitori, originari del Bangladesh, sono incompatibili per il trapianto di midollo: la speranza è di trovare il donatore giusto tra i cugini della bambina , ma ricerche all'estero di questo tipo non vengono finanziate dal sistema sanitario nazionale. Di qui l'appello lanciato un mese fa, attraverso il Gazzettino, dal dottor Lucio Santoro, presidente della Fondazione ed ex primario della pediatria veneziana, dove la piccola viene seguita ormai da anni.
Ebbene, in poche settimane, la città si é mobilitata. Hanno dato un contributo, con i loro mercatini di Natale, la Scuola Grande di San Teodoro, l'Unitalsi, l'associazione Ruga Giuffa. Ma anche tanti altri veneziani hanno messo mano al portafogli con generosità. Ieri é stata la volta della Confartigianato. Si tratta ora di organizzare i prelievi del sangue in Bangladesh e il trasporto dei campioni per l'analisi a Verona. Il costo del trapianto, che verrebbe eseguito proprio a Verona, è a carico del Ssn, visto che la bambina è italiana. Ma da finanziare c'è l'ospitalità per il donatore, che dovrà restare in Italia per qualche mese.
L'articolo completo sul Gazzettino di Venezia in edicola e sull'edizione digitale, cliccando qui
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 12:50
Purtroppo i suoi genitori, originari del Bangladesh, sono incompatibili per il trapianto di midollo: la speranza è di trovare il donatore giusto tra i cugini della bambina , ma ricerche all'estero di questo tipo non vengono finanziate dal sistema sanitario nazionale. Di qui l'appello lanciato un mese fa, attraverso il Gazzettino, dal dottor Lucio Santoro, presidente della Fondazione ed ex primario della pediatria veneziana, dove la piccola viene seguita ormai da anni.
Ebbene, in poche settimane, la città si é mobilitata. Hanno dato un contributo, con i loro mercatini di Natale, la Scuola Grande di San Teodoro, l'Unitalsi, l'associazione Ruga Giuffa. Ma anche tanti altri veneziani hanno messo mano al portafogli con generosità. Ieri é stata la volta della Confartigianato. Si tratta ora di organizzare i prelievi del sangue in Bangladesh e il trasporto dei campioni per l'analisi a Verona. Il costo del trapianto, che verrebbe eseguito proprio a Verona, è a carico del Ssn, visto che la bambina è italiana. Ma da finanziare c'è l'ospitalità per il donatore, che dovrà restare in Italia per qualche mese.
L'articolo completo sul Gazzettino di Venezia in edicola e sull'edizione digitale, cliccando qui
