Nate 200 caprette, cresce l'allevamento bio a Torre di Mosto

Martedì 22 Febbraio 2022 di Cristiano Pellizzaro
Nate 200 caprette, cresce l'allevamento bio a Torre di Mosto
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TORRE DI MOSTO - In un periodo drammatico per le aziende zootecniche, a causa della crisi energetica e dall'aumento vertiginoso delle materie prime che portano i prezzi di gestione alle stelle, una visione positiva arriva da Torre di Mosto.

A Boccafossa, nell'allevamento biologico di Piero Orlandi, si punta all'autoproduzione di mangime ed energia elettrica, grazie ai pannelli fotovoltaici, non solo in un'ottica di risparmio, ma anche per guardare con efficacia alla transizione energetica chiesta dallo stesso ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.


«In azienda abbiamo circa 400 capre che permettono una produzione complessiva di 1000-1600 litri di latte al giorno spiega Orlandi . Lo vendiamo al Caseificio Montegrappa di Pieve del Grappa (Tv) dove vengono realizzati cinque tipi di formaggi caprini freschi: robiola, primo sale, caciotta, ricotta e stracchino». Prodotti con i quali Piero vuole lasciare il segno in un mercato così di nicchia. Anche l'azienda, però, deve scontrarsi con i problemi di tutti: i costi energetici, di produzione e delle materie prime. Una prima soluzione arriva dall'autoproduzione. «Accanto all'attività zootecnica, abbiamo quella agricola continua Orlandi. Questo ci permette di utilizzare i nostri prodotti come il mais, la soia, i piselli e le barbabietole, per la realizzazione del mangime biologico che diamo alle nostre capre». Una seconda soluzione arriva dal taglio dei costi di trasporto, visti gli alti costi raggiunti dal carburante.

«Stiamo realizzando proprio in questi giorni un micromangimificio, così da contenere o minimizzare i costi di trasferimento delle materie prime agli impianti di lavorazione e il loro ritorno alle stalle sottoforma di mangime».
È un futuro di speranza quello che vede Orlandi. Proprio in queste settimane l'allevamento sta vedendo la nascita di 200 nuovi capi, e in programma ci sono anche nuove linee di produzione. «Chi ha veramente passione, non può fermarsi conclude . In questi giorni abbiamo inviato al caseificio Zanchetta di Roncade i primi campioni di latte per la realizzazione di yogurt di capra. Il sogno è quello di riuscire a creare uno yogurt di capra bio con i sapori della nostra terra». Le difficoltà del settore della zootecnia da latte sono condivise anche dal presidente di Confagricoltura Venezia, Marco Aurelio Pasti: «Quest'azienda ha avuto il coraggio di intraprendere un allevamento che rappresenta un'interessante nicchia di mercato, affrontando i rischi di fare da pioniere nel nostro territorio».

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