Spazi acquei, ecco i nuovi canoni
per 4500 possessori di imbarcazioni

Giovedì 6 Febbraio 2014
Spazi acquei, ecco i nuovi canoni per 4500 possessori di imbarcazioni
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VENEZIA - Sono state definitivamente approvate anche dall'Agenzia del Demanio, e saranno pubblicati domani sul Bollettino ufficiale della Regione, le tabelle dei canoni demaniali marittimi elaborati dagli uffici del Magistrato alle Acque dopo che la Legge di Stabilità ha concesso alla laguna di Venezia di esprimere valori diversi dal resto d'Italia in virtù della specificità che lega l'ambiente all'uso della barca.

Si chiude così una spinosa vicenda che l'anno scorso aveva visto l'insurrezione dei detentori di spazi acquei, che si erano visti arrivare la richiesta di arretrati dal 1989 nonostante avessero spesso già pagato le annualità richieste, solo perchè i nuovi calcoli erano diversi da quelli applicati “per errore” dal Demanio. E si mette finalmente un po' di ordine in un campo, quello delle concessioni lagunari, in cui un panfilo o un taxi pagavano come una sampierotta. Dunque si torna ai vecchi valori, quelli che attribuiscono circa 180 euro da rivalutare per un posto acqueo normale. Ma con rincari per chi ha barche più grandi oppure utilizzate a scopo di lucro, come i taxi.

Ora i circa 4500 concessionari dovranno saldare le proprie pendenze, perchè dal 2011 si era interrotto l'invio dei modelli F23 per pagare la quota in ragione del passaggio dell'incario dal Demanio al Magistrato alle Acque, faccenda che aveva portato all'esplosione del caso.

Ma quanto dovranno pagare i singoli concessionari ed entro quali termini? In caso di concessioni rilasciate prima del 31 dicembre 2009 la scadenza è fissata al 30 marzo 2014 anche per l'annualità in corso. Si dovrà prendere l'ultimo importo pagato, moltiplicarlo per il coefficiente Istat dell'anno di riferimento e si otterrà il canone dovuto per l'annualità non ancora versata. Di volta in volta si prenderà il risultato ottenuto rimoltiplicandolo per l'indice Istat in modo da regolarizzare la posizione. La difficoltà sta nel fatto che ciascuno può avere un importo di partenza diverso.

Comunque facendo un esempio se uno pagava 190 euro nel 2010, per il 2011 dovrà moltiplicare l'importo aggiungendoci il 2.80% otterrà un aumento di 5,32. Per il 2012 dovrà fare 195,32 più il 3.75% e otterrà 202.64. A sua volta per il 2013 aggiungerà il 2.85 per cento arrivando a 208,41. Infine da rilevare che per il 2014 l'indice si è ridotto dello 0.5 per cento per effetto della crisi, quindi l'importo dell'annualità sarà inferiore a quella dell'anno precedente: 207,38.

Per i titolari di nuove concessioni, invece, rilasciate dopo il 1 gennaio 2010 la proroga è a maggio, anche se sono allo studio nuovi strumenti per posticipare ulteriormente la scadenza. E si pagherà in base alle tabelle appena elaborate. Chi però vuole avere la certezza che il risultato sia corretto e non si fida del fai da te (anche se nel sito del Magistrato alle Acque si possono trovare tutte le informazioni necessarie a perfezionare la pratica) può fissare un appuntamento telefonando il mercoledì e il giovedì dalle 10 alle 12.30 allo 041794488: armato di carta e penna come si faceva una volta riuscirà a stabilire quanto deve pagare e saldare una volta per tutte



Da notare che nel decreto del Magistrato alle Acque sono previsti anche una quindicina di posti barca riservati a portatori di handicap che saranno affidati ai Comuni della gronda lagunare in modo che sia l'ente pubblico a gestirli secondo evidenti situazioni di necessità.



La tabella (per ingrandire premere il riquadro a fianco delle lenti d'ingrandimento)

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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