Superbonus flop: partito solo un cantiere su 10, procedure troppo complicate. E raddoppiano le spese condominiali

Domenica 4 Settembre 2022 di Paolo Guidone
Superbonus flop: partito solo un cantiere su 10, procedure troppo complicate. E raddoppiano le spese condominiali
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MESTRE - I cantieri edili avviati in provincia di Venezia grazie al Superbonus 110% sono stati un decimo rispetto alle aspettative degli addetti ai lavori. È un dato estremamente deludente quello emerso al convegno Sicurezza: dal passato al futuro incentrato sulla sicurezza dei condomini e degli inquilini, organizzato alla Heritage Tower di Marghera da Anaci Venezia, l'associazione degli amministratori condominiali che ha visto la partecipazione di un centinaio di amministratori da tutto il Veneto.


PROCEDURE COMPLESSE
A causa soprattutto della complessità delle procedure di detrazione fiscale, ma anche dell'addebito per gli inquilini di spese ben superiori al previsto, ristrutturazioni e riqualificazioni degli edifici sono rimaste sostanzialmente al palo, mentre nel veneziano molto meglio ha funzionato il bonus facciate. Il Superbonus 110% ha avuto un'evoluzione molto complicata sottolinea il presidente di Anaci Venezia Sebastiano Barbassi - con modifiche normative continue che non hanno reso facile la loro interpretazione, con il risultato che ogni variazione ha comportato l'allungamento dei tempi. Uno dei nodi centrali è stata la cessione del credito, un meccanismo che si è incagliato, quando all'inizio questa operazione sembrava molto facile da portare a termine. Anche il bonus facciate ha creato problemi perché meno codificato rispetto al Superbonus e questo ha lasciato maggiore libertà alla fantasia interpretativa, favorendo alcuni soggetti senza scrupoli, con il risultato che nel veneziano sono risultati cantieri inesistenti e fabbricati presenti solo sulla carta ma non nella realtà che hanno beneficiato di rimborsi fiscali non dovuti per importi che in alcuni casi sono arrivati anche a qualche milione di euro. Questo ha indotto molte imprese, che fino a ieri si occupavano di tutt'altro, a buttarsi su quello che è diventato il business del bonus facciate , attraverso la modifica dei codici Ateco che classificano le attività economiche».
Il Superbonus 110% ha anche avuto l'effetto di bloccare numerosi cantieri già avviati e bloccati dalla sopravvenuta impossibilità di effettuare la cessione del credito alle banche.

I preventivi sono quindi saltati e molti condomini sono rimasti letteralmente incartati creando enormi disagi agli inquilini che per sbloccare la situazione si sono visti costretti ad aprire nuovamente il portafoglio.


CARO BOLLETTE
Ma all'Heritage Tower di Marghera gli amministratori di condominio hanno discusso anche del caro bollette, in particolare di luce e gas e delle ripercussioni che questo avrà sulle spese condominiali a partire dal prossimo autunno. Gli amministratori stimano che i costi per il riscaldamento siano destinati almeno a raddoppiare, se non a triplicare. Per chi non sarà in grado di sostenere tali costi l'unica soluzione per evitare lo sfratto o il rischio del pignoramento dell'immobile sarà quella di ridurre la temperatura in casa ed il numero di ore con i termosifoni aperti e chiedere una rateizzazione delle spese condominiali. «La situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente sia per le famiglie che per le aziende spiega Barbassi al punto che quest'anno gli alberghi di Jesolo per non fallire saranno costretti a chiudere un mese prima del previsto e non certo perché non ci sia domanda. Per gli inquilini bisogna invece iniziare a pensare ad una forma alternativa di fornitura di energia elettrica all'interno dei condomini attraverso la creazione di comunità energetiche».
 

Ultimo aggiornamento: 17:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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