Schianto sul cavalcavia dell'autostrada
a Spinea: Sara muore a trent'anni

Domenica 28 Ottobre 2012 di Monica Andolfatto
Il luogo dello scontro e, nel riquadro, Sara Colombo (Photo Journalist
VENEZIA - La pioggia battente, l’asfalto viscido, una manovra azzardata di una delle due auto. Lo schianto terribile: per Sara Colombo, trent’anni di Chirignago (Venezia), non c’ nulla da fare. La sua vita si spezzata tragicamente ieri poco dopo le tredici e trenta sulla camionabile ai piedi della rampa cavalcavia del casello autostradale di Mira-Oriago, nel Comune di Spinea.



È morta sul colpo al volante della Lancia Ypsilon rossa su cui stava arrivando da Mira disintegrata nell’impatto con la Fiat Punto condotta da un coetaneo, D.M., che proveniva da Spinea, dove abita. La scena che si è presentata davanti agli occhi dei primi soccorritori è stata agghiacciante: per la ragazza, imprigionata al posto di guida, purtroppo non c’era più nulla da fare, straziata nell’urto violentissimo avvenuto sul lato passeggero: a spegnere le fiamme che rischiavano di propagarsi all’abitacolo è stato un camionista di passaggio intervenuto con l’estintore in dotazione. Ferito ma per fortuna in maniera non grave l’occupante della Fiat, che è stato trasportato all’ospedale di Mirano dove è tutt’ora ricoverato.



Sul posto i vigili del fuoco di Mestre e del distaccamento di Mira che hanno messo in sicurezza l’area, aiutando quindi il Suem 118 nelle operazioni che per Sara, purtroppo, si sono limitate alla dichiarazione di decesso avvenuto. Il lenzuolo bianco steso a nascondere il cadavere ha messo fine a qualsiasi speranza. La circolazione è stata immediatamente interrotta e sono stati istituiti percorsi alternativi nei due sensi di marcia: i veicoli che arrivavano da Mira sono stati deviati su via Fornase, quelli che in senso contrario sulla stradina che conduce in via Ferrovia.



A complicare tutto il maltempo che ha concesso una tregua soltanto dopo un paio di ore. A regolare il traffico i vigili urbani di Spinea che hanno proceduto anche con i rilievi coordinati dallo stesso comandante Diego Trolese. Dalla posizione delle due macchine, che molto probabilmente dopo lo scontro sono carambolate più volte, non è stato possibile, almeno fino a ieri, stabilire con chiarezza la dinamica dei fatti. Al riguardo gli agenti della polizia municipale hanno sentito un testimone oculare che avrebbe fornito elementi utili a definire modalità e responsabilità nella collisione. Appena i sanitari lo consentiranno si acquisirà la versione di D.M.



Le utilitarie sono state rimosse non appena ottenuto il nulla osta del magistrato che ne ha disposto il sequestro. La situazione dal punto di vista viario si è normalizzata solo nel tardo pomeriggio.
Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 15:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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