Rifiuta l'alcoltest: condanna a 2 anni,
multa di 1.500 euro e via la patente

VENEZIA - Rifiutare di sottoporsi al test dell’alcoltest può costare caro agli automobilisti. Ne sa qualcosa un agente di commercio fermato dalla polizia municipale al Tronchetto, al volante della sua vettura: ieri mattina il giudice Claudia Gualtieri lo ha condannato a sei mesi di arresto, oltre a 1500 euro di multa e a due anni di sospensione della patente.



Nel corso del processo il suo difensore, l’avvocato Giovanni Battista Muscari Tomaioli, ha eccepito l’irregolarità della procedura seguita dai vigili, sostenendo, in particolare, che il suo cliente non era stato avvisato della possibilità di avvalersi di un legale.



Nel verbale (prestampato) di contestazione, infatti, non era stata barrata alcuna casella in relazione a tale avviso e al fatto che l’automobilista avesse rinunciato a far intervenire il suo avvocato. All’udienza di ieri sono intervenute le due vigilesse che si occuparono della contestazione, le quali hanno dichiarato di aver dato verbalmente tutte le informative stabilite dal Codice della strada e il giudice ha condannato l’automobilista. Il suo difensore ha già annunciato ricorso spiegando che la giurisprudenza della Cassazione è chiara: dell’avviso fatto all’automobilista vi sarebbe dovuta essere annotazione nel verbale di contestazione.