In coda per entrare, ma un ricorso blocca l'arrivo di una nuova farmacia

Venerdì 13 Marzo 2020 di Emanuela Furlan
In coda per entrare, ma un ricorso blocca l'arrivo di una nuova farmacia
MUSILE DI PIAVE - Un’unica farmacia in centro a Musile. E in questo periodo di emergenza le persone si mettono in coda per entrare. In molti commentano che servirebbe un’altra farmacia in città, anche se una seconda c’è, ma ad alcuni chilometri di distanza, nella località di Croce.
In realtà è da anni che il Comune ha previsto l’apertura di una terza farmacia, però senza risultati. Anzi, di fronte alla conferma di una possibile nuova sede farmaceutica, approvata a fine 2019 dalla Giunta Susanna, la farmacia Pilla, in via Marconi, in pieno centro cittadino, ora di proprietà della società Hippo 35 Farma srl, ha presentato ricorso al Tar, contestando la legittimità della delibera.
«Siamo convinti di avere adempiuto alle disposizioni di legge ed abbiamo avuto anche il parere positivo dell’Ulss 4», sottolinea la sindaca Silvia Susanna, annunciando che la Giunta comunale in questi giorni ha incaricato l’avvocato Victor Rampazzo di Jesolo di difendere il Comune nella causa al Tar.
Non è la prima volta che una farmacia si oppone all’apertura di una sede concorrente a Musile. Nel 2012 l’allora Giunta Forcolin aveva previsto l’apertura di due nuove sedi farmaceutiche, una a Millepertiche e una a Caposile, oltre a quelle già esistenti in centro città e a Croce. In quell’occasione era stato il farmacista di Passarella a sollevare contestazioni, ma il Tar aveva respinto il suo ricorso. Non risultando tuttavia d’interesse, le due nuove sedi, dislocate nelle frazioni, non sono mai state aperte. Alla fine del 2017 il Comune aveva rivisto il progetto, prevedendo la soppressione delle due sedi farmaceutiche a Millepertiche e Caposile ed effettuando una differente valutazione: considerato che la cittadina aveva 11.461 abitanti, e che per legge è prevista una farmacia ogni 3.300 residenti, a Musile poteva essere aperta una terza farmacia, ma non una quarta.
Tuttavia, la terza farmacia “obbligatoria” non dovrebbe sorgere necessariamente in zone periferiche: basta una distanza di 200 metri dalle due già esistenti. Il che significa che potrebbe essere aperta a ridosso del centro cittadino, facendo una concorrenza non indifferente alla farmacia di via Marconi, che adesso si è rivolta al Tar.
«In situazione di emergenza come quelle attuali, dove l’approvvigionamento dei farmaci è ritenuto un servizio essenziale, avere una farmacia in più sarebbe positivo - commenta la sindaca Susanna - In questi giorni, alla farmacia Pilla facevano entrare una persona alla volta e fuori c’era la coda di cittadini in attesa. Soprattutto con l’emergenza si vede quanto sarebbe importante avere un’altra farmacia. Nonostante ce ne siano già due, se la legge e le esigenze ne chiedono tre, sarebbe bene averle».
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