Pronto Soccorso in tilt per i codici bianchi: sono il 48%, quasi la metà del totale. E i verdi? Il 27%, uno su quattro

Lunedì 9 Gennaio 2023 di Alvise Sperandio
Pronto Soccorso in tilt per i codici bianchi: sono il 48%, quasi la metà del totale. E i verdi? Il 27%, uno su quattro

MESTRE - Nel 2021 erano stati 195.551. Nel 2022 sono stati 227.866. La differenza, in media generale, è +17%. Gli accessi ai Pronto soccorso dei cinque ospedali dell'Ulss 3 Serenissima Mestre, Venezia, Dolo, Mirano e Chioggia sono tornati ai numeri pre-Covid e, anzi, li hanno superati.

Il trend in aumento, nell'anno che si è da poco concluso, c'è stato dappertutto: il più marcato a Dolo, dove da qualche mese è stato aperto il Pronto soccorso nuovo di zecca, col +30% (da 30.078 a 38.979 accessi); segue Chioggia col 22% (da 23.168 a 28.365); quindi il Civile di Venezia col +21% (da 29.679 a 36.011); e, ancora, l'Angelo di Mestre, col +12% (da 75.700 a 84.536) e, infine, Mirano col +8% (da 36.926 a 39.975).


Pronto Soccorso, cresce il numero degli accessi


I grafici, elaborati dal Controllo di gestione dell'azienda sanitaria, mostrano una crescita progressiva degli accessi in primavera, che poi si assesta durante i mesi estivi e rimane stabile con l'autunno e l'inverno. Si vede che nel 2022 i dati sono stati costantemente superiori al 2021. Numeri interessanti emergono anche dall'analisi del triage, la suddivisione per codice di gravità assegnato al momento dell'arrivo: in tre casi su quattro si è trattato di situazioni non gravi, codici bianchi o verdi. Nello specifico: i bianchi sono stati quasi la metà del totale, esattamente il 48%. I verdi il 27%, uno su quattro. Salendo nel livello di gravità, i codici gialli sono stati l'11% e gli arancioni il 12%, dunque poco più di uno su dieci per ciascuno. Mentre i rossi, quelli di concreto e grave pericolo di vita, il 2%.

Rispetto ai 227.866 pazienti che nel 2022 si sono rivolti al Pronto soccorso, l'Ulss 3 ha erogato qualcosa come 2 milioni 400 mila prestazioni

Ogni giorno, in media, sono state erogate 4.457 prestazioni di laboratorio e 2.116 prestazioni specialistiche. Un lavoro molto consistente cui fa da contraltare la carenza di medici e personale che, com'è noto, costringe l'azienda sanitaria ad appaltare i servizi all'esterno, non senza problemi, vedasi l'allontanamento delle cooperative che non hanno garantito il lavoro per cui erano state ingaggiate. «I Pronto soccorso sottolinea il dg Edgardo Contato hanno subito negli ultimi mesi una pressione molto forte, in parte impropria, soprattutto per i codici bianchi. Gli strascichi della pandemia continuano a complicare il lavoro degli operatori. Quasi 230mila accessi e quasi due milioni e mezzo di prestazioni erogate nel corso del 2022 sono numeri che impressionano, in un periodo in cui anche volendo, è estremamente complicato potenziare gli organici per la cronaca carenza di specialisti sul mercato».


Contato sottolinea che «la direzione monitora il lavoro di ogni singolo Pronto soccorso e l'investimento in questo ambito è ingente. Quanto alle risposte di politica sanitaria, contiamo che anche i Pronto Soccorso potranno trarre giovamento dalla costruzione di una sanità ancor più radicata e diffusa sul territorio. Il nuovo anno è cruciale perché è l'anno dell'apertura dei cantieri che vengono attivati per la realizzazione di nuove strutture sanitarie vicine ai cittadini nel quadro del Pnrr. La Case della comunità e gli ospedali di comunità, in particolare, costituiscono una importante risposta di prossimità per i cittadini: si proporranno come punti di riferimento visibili e vicini per chi ha un problema di salute e saranno dei poli a cui ci si potrà rivolgere direttamente per i casi meno gravi, limitando così il ricorso ai servizi che dovrebbero essere dedicati soprattutto all'emergenza-urgenza, come i Pronto soccorso».

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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