Pellestrina. Unica bambina in una classe di maschi, il 3 novembre la sentenza decisiva del Tar

Domenica 9 Ottobre 2022 di Lorenzo Mayer
Unica bambina in una classe di maschi - Foto di Aline Ponce da Pixabay

PELLESTRINA (VENEZIA) - Tempi più lunghi del previsto. Ma la battaglia legale non accenna a placarsi. È stata fissata per giovedì 3 novembre, dunque tra poco meno di un mese, l'udienza davanti alla prima sezione del Tar del Veneto che dovrà definire il futuro scolastico della bimba di 5 anni, che ha iniziato a Pellestrina l'anno scolastico in una classe di soli 6 alunni in cui lei è l'unica femmina con altri cinque maschi.


LA STORIA
I genitori della bambina, assistiti dall'avvocato Rodolfo Romito del foto di Padova, hanno promosso il ricorso contro la scelta operata dalla scuola di Pellestrina, che fa parte dell'istituto scolastico comprensivo, Franca Ongaro del Lido e Pellestrina.

Il ricorso è stato promosso con carattere d'urgenza, anche perché l'anno scolastico ha preso il via lo scorso 12 settembre, e quindi i tempi per arrivare a una definizione della vicenda sono stringenti. Intanto, in queste settimane, la bambina sta comunque frequentando le lezioni nella classe, con cinque compagni, in cui è stata destinata all'inizio dell'anno. I genitori però non hanno alcuna intenzione di mollare e vogliono andare fino in fondo davanti alla camera di consiglio per il giudizio cautelare. L'udienza è stata messa in agenda il 3 novembre per le ore 9 a Venezia. La famiglia confidava che una decisione della giustizia amministrativa potesse arrivare prima, essendo stato promosso un ricorso con carattere d'urgenza. Invece i tempi sono questi e occorre pazientare.


LA SITUAZIONE
A Pellestrina, in deroga, l'Ufficio scolastico regionale, ha autorizzato due classi di prima elementare. Una ha 22 alunni di tempo prolungato con una suddivisione quasi uguale tra maschi e femmine, l'altra, con soli due rientri, cinque maschi e una sola femmina.
I genitori rivendicano il fatto che debba essere garantita, nella formazione delle classi, un'adeguata rappresentanza di genere e di entrambi i sessi.


LA SCUOLA
La dirigente scolastica, professoressa Chiara Leone, invece ha motivato questa scelta spiegando che nel regolamento d'istituto viene stabilito che nel caso di una iscrizione anticipataria (così è definito un alunno o alunna che non ha ancora compiuto i 6 anni) questa viene inserita dove c'è posto. Dunque ha ribadito la piena correttezza della decisione dell'istituto in linea con il regolamento interno. Ci sono state, nel mese di settembre, alcune riunioni, proprio per spiegare la formazioni delle classi ma non si è riusciti a trovare una scelta che mettesse tutti d'accordo.Così è iniziata una guerra a colpi di carte bollate. La famiglia di Pellestrina ha anche contestato di aver saputo della composizione delle classi di prima elementare solo la settimana prima dell'inizio dell'anno scolastico.
Il mese prossimo ci sarà l'udienza decisiva.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci