PELLESTRINA (VENEZIA) - Tempi più lunghi del previsto. Ma la battaglia legale non accenna a placarsi. È stata fissata per giovedì 3 novembre, dunque tra poco meno di un mese, l'udienza davanti alla prima sezione del Tar del Veneto che dovrà definire il futuro scolastico della bimba di 5 anni, che ha iniziato a Pellestrina l'anno scolastico in una classe di soli 6 alunni in cui lei è l'unica femmina con altri cinque maschi.
LA STORIA
I genitori della bambina, assistiti dall'avvocato Rodolfo Romito del foto di Padova, hanno promosso il ricorso contro la scelta operata dalla scuola di Pellestrina, che fa parte dell'istituto scolastico comprensivo, Franca Ongaro del Lido e Pellestrina.
LA SITUAZIONE
A Pellestrina, in deroga, l'Ufficio scolastico regionale, ha autorizzato due classi di prima elementare. Una ha 22 alunni di tempo prolungato con una suddivisione quasi uguale tra maschi e femmine, l'altra, con soli due rientri, cinque maschi e una sola femmina.
I genitori rivendicano il fatto che debba essere garantita, nella formazione delle classi, un'adeguata rappresentanza di genere e di entrambi i sessi.
LA SCUOLA
La dirigente scolastica, professoressa Chiara Leone, invece ha motivato questa scelta spiegando che nel regolamento d'istituto viene stabilito che nel caso di una iscrizione anticipataria (così è definito un alunno o alunna che non ha ancora compiuto i 6 anni) questa viene inserita dove c'è posto. Dunque ha ribadito la piena correttezza della decisione dell'istituto in linea con il regolamento interno. Ci sono state, nel mese di settembre, alcune riunioni, proprio per spiegare la formazioni delle classi ma non si è riusciti a trovare una scelta che mettesse tutti d'accordo.Così è iniziata una guerra a colpi di carte bollate. La famiglia di Pellestrina ha anche contestato di aver saputo della composizione delle classi di prima elementare solo la settimana prima dell'inizio dell'anno scolastico.
Il mese prossimo ci sarà l'udienza decisiva.