Mestre. Parco San Giuliano, dopo i Pinguini Tattici Nucleari il Comune pensa a un festival

Sabato 4 Novembre 2023 di Elisio Trevisan
MESTRE Il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari a Parco San Giuliano

MESTRE - Con il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari, Comune e VeLa hanno fatto i compiti a casa e hanno imparato come si fa. Mettendo a frutto quell’esperienza, per la prossima estate vogliono provare ad organizzare un vero e proprio festival o, comunque, una serie di eventi musicali ravvicinati nel tempo all’interno dei 74 ettari in riva alla laguna. E così hanno avviato da settimane contatti con le grandi agenzie che organizzano tour di artisti: in questo mese si stanno un po’ decidendo le tappe più importanti, con i territori che si fanno concorrenza tra di loro perché gli appuntamenti sono forti attrattori di spettatori e quindi di business. Nomi, dunque, per il momento non ce ne sono ma l’intenzione è di portare a San Giuliano una serie di spettacoli tra fine giugno e metà luglio. 

L’ESPERIMENTO

L’esperimento dello scorso 7 luglio, con oltre 60 mila spettatori che hanno invaso pacificamente mezza città senza creare problemi e con la parte sud del Parco per la prima volta attrezzata per ospitare eventi di grande portata, ha convinto l’Amministrazione veneziana e la società VeLa di Avm che si può fare. E lo si può fare nonostante non abbiano le capacità degli organizzatori dell’Heineken Jammin’ Festival, uno dei principali festival musicali italiani ed europei ideato da Roberto De Luca in collaborazione con Heineken Italia e con la partecipazione esterna del veneziano Marco Balich (imprenditore, regista e direttore artistico famoso nel mondo per aver allestito quattordici cerimonie olimpiche fino alla cerimonia d’apertura e chiusura dei Mondiali di calcio in Qatar): dal 2007 al 2011 lo organizzarono a San Giuliano montando ogni volta da zero tutte le strutture che oggi, invece, sono già pronte: base per il palco principale, sostegni e ancoraggi, impianti elettrici e informatici, guide per le recinzioni per far entrare solo chi paga il biglietto: insomma, ogni promoter musicale che voglia allestire un evento, oggi deve solo attaccare le spine e partire. 

E Comune e VeLa hanno capito, inoltre, che una stagione di concerti la si può fare anche se VeLa organizza da anni eventi quali il Salone Nautico, il Redentore, la Regata Storica, il Carnevale, musica in piazza San Marco, ma non si era mai cimentata con eventi pop o rock in un’area gigantesca come il Parco di Mestre. 
Dopo che l’Heineken Jammin’ Festival abbandonò Venezia e chiuse definitivamente i battenti nel 2012 a Rho, il Comune aveva provato a promuovere nuove stagioni musicali a San Giuliano con bandi pubblici per coinvolgere altri privati e con l’obiettivo di rilanciare il Parco come sede di grandi eventi internazionali.

Le due esperienze consecutive, però, furono un mezzo buco nell’acqua, sostanzialmente perché i soggetti che ci provarono non avevano le capacità logistiche e organizzative per riempire l’area sud del Parco attorno al “tamburello”, l’area dove si montano i palcoscenici più grandi. 


I TENTATIVI

Dopo due primi tentativi, per il 2017 e il 2018, fatti direttamente da Comune e VeLa (che per il 2018 pensavano a tre concertoni a luglio, ad agosto e a settembre), la prima esperienza fu con il patron dello storico Mirano Summer Festival e presidente della Venezia eventi metropolitani, Paolo Favaretto, ma fallì sul nascere. 
Poi toccò al giovane imprenditore Amedeo Lombardi, che nel 2010 aveva inventato l’Home Festival a Treviso nell’area della ex Dogana e, vincendo il bando del Comune di Venezia per gestire 9 anni di eventi al Parco, aveva programmato di fare il salto di qualità trasformando il suo festival trevigiano da uno dei più importanti italiani ad un grande city-festival internazionale. E invece, purtroppo, la prima edizione a Mestre nel 2019 fu un fiasco con poche migliaia di spettatori, meno di quelli che totalizzava a Treviso in un’area molto più piccola (10 ettari contro i 74 del parco di San Giuliano); poi per il Covid interruppe la programmazione nel 2020 e nel 2021 e, nonostante promesse e annunci anche nei siti internet di vendita dei biglietti, travolto anche da fallimenti, non riprese più. 
Ora, dunque, l’Amministrazione veneziana e VeLa, dopo l’anno dei Pinguini, puntano ad organizzare l’estate del festival.

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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