Noventa di Piave. Box doccia e lavandini all'avanguardia, versano 7mila euro ma dei sanitari neanche l'ombra: è una truffa

Giovedì 29 Giugno 2023 di Gianluca Amadori
Box doccia e lavandini all'avanguardia, versano 7mila euro ma dei sanitari neanche l'ombra: è una truffa

NOVENTA DI PIAVE - Le proposte erano allettanti: per rifare un bagno le somme richieste non erano eccessive, a fronte di tempi di realizzazione brevissimi. Peccato che, dopo il versamento del richiesto anticipo, nessuno dei clienti abbia mai visto traccia dei sanitari che aveva ordinato.
Le persone che, tra il 2014 e il 2015, hanno denunciato di essere state imbrogliate dal titolare della Nord Italia Service di Noventa di Piave sono una quindicina: ciascuna di loro ha versato somme che vanno da mille a settemila euro per ottenere il montaggio di un nuovo box doccia, una vasca da bagno, un lavandino e così via, previa demolizione di quelli vecchi.
A processo per truffa è finito Ivan Bianco, 64 anni, residente a Musile di Piave, il quale ieri mattina è stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione e 1400 euro di multa, a conclusione del processo celebrato alla Cittadella della giustizia di Venezia, di fronte alla giudice penale Michela Rizzi.

REMISSIONE DI QUERELA

La sentenza ha preso atto della remissione della querela da parte di sei denuncianti: di conseguenza per gli episodi da loro riferiti la giudice ha dichiarato il non luogo a procedere.
Il rappresentante della pubblica accusa, nel corso della requisitoria conclusiva, aveva sollecitato una pena più pesante per l'imputato, pari a due anni e mezzo di reclusione. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.
La modalità operativa ricostruita durante il processo era sempre la stessa: dopo il preventivo, il titolare della Nord Italia Service chiedeva il versamento di un anticipo pari a circa metà del costo della fornitura, denaro che normalmente veniva pagato tramite bonifico bancario nel conto corrente indicato da Ivan Bianco.

Complessivamente i clienti hanno versato oltre 45 mila euro senza però riuscire ad ottenere l'installazione dei sanitari promessi. La condanna potrà essere impugnata in appello.

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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