VENEZIA - Il Comune di Venezia ricorre alla Corte dei Conti contro l'Agenzia delle Entrate Riscossione, che si occupa di riscossione coattiva di diverse entrate, tra cui le multe per violazioni del codice della strada, poiché con i propri ritardi ne causerebbe la prescrizione e quindi il mancato incasso.
«Nel corso di questi anni - commenta in una nota l'avvocato Paolo Romor, consigliere delegato all'Avvocatura Civica - abbiamo constatato che numerosi destinatari delle sanzioni impugnano le cartelle esattoriali davanti ai Giudici di Pace, i quali spesso le annullano con sentenze che accertano la prescrizione del credito per responsabilità addebitabile esclusivamente al comportamento dell'Agenzia delle Entrate».
I crediti del Comune dichiarati prescritti, secondo quanto accertato dall'amministrazione, ammontano a 66.019,58 euro nel periodo 2013-2019. «Alla luce di questo dato - prosegue Romor -si è deciso di diffidare l'Agenzia delle Entrate Riscossione a corrispondere quanto dovuto, in quanto ritenuta responsabile di aver notificato in ritardo la cartella esattoriale ai trasgressori. In seguito alla risposta negativa si è quindi deciso di procedere con l'approvazione di questa delibera con la quale si incarica l'Avvocatura civica di procedere con l'azione legale».
Al danno quantificato per il Comune, oltre ai 66 mila euro non incassati, si aggiungono 2.696,58 euro pagati come spese legali nei giudizi che hanno annullato le sanzioni.
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