MESTRE - Per l'uscita di scena, forse, avrebbe immaginato un'altra ambientazione, come nelle storie che ha raccontato per immagini in settant'anni di carriera. È mancato all'alba di ieri Stelio Fenzo, autore di fortunate serie di fumetti e padre di Fulvio, collega della cronaca di Mestre del Gazzettino.
Si definiva un artigiano, anche se i colleghi lo chiamavano maestro, memori dei suoi esordi con il gruppo che nel dopoguerra aveva dato vita ad Asso di picche, la rivista antesignana nel mondo dei fumetti che aveva nel suo staff Hugo Pratt e Alberto Ongaro. Con Hugo Pratt aveva successivamente dato vita ad altri personaggi, senza rinunciare ad altre collaborazioni con il Gazzettino Sera - per illustrare fatti di cronaca - e con il Giornalino, settimanale delle Paoline con il quale aveva lavorato per lunghi anni, dopo essere tornato da un decennio in Inghilterra con l'editore Fleetway.
La sua vasta produzione gli era valso nel 1977 il premio Nettuno del Giambologna assieme a Milo Manara e Dino Battaglia e, nel 2012, un attestato alla carriera da parte del ministero della Cultura del Belgio. Stelio Fenzo lascia la moglie Loredana, sceneggiatrice di alcune delle sue storie, il figlio Fulvio e la nuora Monica e le nipoti cui era legatissimo. Oltre ai suoi personaggi, da Capitan Cormorant ad Amar Singh e Simba, da Koko a Kitamba, ai quali aveva dato vita e forma. I funerali saranno celebrati martedì 12 aprile, alle 11, nella chiesa di Santa Barbara. A Fulvio e ai suoi familiari l'abbraccio dei colleghi del Gazzettino.