Picchia la figlia ventenne che non vuole vaccinarsi. E arrivano i poliziotti

Martedì 24 Agosto 2021 di Monica Andolfatto
L'INTERVENTO Le volanti della polizia
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MESTRE - Arriva a picchiare la figlia perché si rifiuta di andare al centro vaccinazioni per la somministrazione della prima dose e per mettere fine alla zuffa deve intervenire la polizia. Succede anche questo nell’era della pandemia da Covid. E succede a Mestre. Per l’esattezza nel popoloso quartiere della Bissuola. Protagonista suo malgrado una ragazza di vent’anni che rifiuta di vaccinarsi, non si sa se perché scettica su tale profilassi o perché il giorno fissato per l’iniezione ha altro da fare. La madre invece non vuole sentire ragione alcuna. Lei al Palaexpo di Marghera, l’hub predisposto dall’Ulss 3 Serenissima appunto per i vaccini, tra i più grandi in regione, ci deve andare, punto e basta.
 

FRAGILITÀ
A preoccupare la donna sono le condizioni di fragilità in cui versa il marito: occorre tutelare prima di tutto lui, pensare alla sua salute, nelle sue condizioni il contagio potrebbe davvero costare caro. In casa quando scoppia la discussione c’è anche l’ultimogenito non ancora maggiorenne. All’inizio sono solo i rispettivi toni che si alzano e le parole che diventano come coltelli. Poi però si passa alle mani: a giocare un ruolo decisivo la tensione e il nervosismo. Alla fine la madre perde il controllo e colpisce la figlia a pugni e anche a calci. La situazione sta per degenerare e prima che ciò avvenga è il padre a chiamare il 113 perché nemmeno lui riesce a raffreddare gli animi. Quando sul posto arriva la Volante, inviata dalla sala operativa della questura di Venezia, gli agenti trovano le due donne che si sono calmate, ma non del tutto.
 

SCENARIO
Alla vista degli uomini in divisa però si riaccende lo scontro, che subito viene sedato. I poliziotti allora le prendono da parte e cercano di capire le ragioni di ognuna: alla fine le fanno ragionare. E la pace è quasi fatta.
L’episodio si chiude così senza che nessuno abbia sporto denuncia o che - e questo è importante - si sia fatto male. Ma quanto accaduto conferma come sia complesso e complicato affrontare il tema vaccino contro il coronavirus anche a livello familiare. E forse a tal proposito si potrebbe agire in maniera diversa sul fronte informazione e formazione. L’Ulss 3 è tra quelle che vantano una percentuale più alta di vaccinati e l’attenzione dell’azienda sanitaria diretta da Edgardo Contato è massima e si rivolge adesso, in particolar modo, alla fascia dei ragazzi, tra i 12 e i 25 anni. Per loro l’accesso è diretto senza prenotazioni da dopo Ferragosto.
 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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