VENEZIA - Quattrocento candidature arrivate da tutto il mondo dopo la campagna promossa da Ulss 3, Comune e Regione per richiamare in città nuovi medici di base. E allo stato attuale 15 dottori italiani, per il 70% da fuori regione hanno i requisiti per accedere alla graduatoria, dunque per entrare via via in servizio. Tra loro anche il dottor Marco Penzo, originario di Chioggia ma trasferitosi da tempo a Belluno, dove ha esercitato finora.
IL CASO GIUDECCA
L'Ulss 3 sta intanto lavorando per collocare entro il 2023 anche una terza posizione alla Giudecca. Seguendo la graduatoria, le trattative sono in corso con un medico pronto a trasferirsi da una regione del sud, che starebbe valutando gli aspetti logistici. «Perché non inserirlo subito? Considerato che alla Giudecca a tutti i residenti è oggi garantita l'assistenza grazie all'aumento del massimale dei medici già presenti (da 1.500 a 1.800 pazienti, ndr.), riflette il direttore generale, Edgardo Contato è chiaro che il collega che arriverà dovrà partire da una condizione sfavorevole, senza pazienti iniziali. La questione è quindi più complicata. I 3 o 4 medici di base che servono alla città li stiamo inserendo, creando i presupposti affinché si vedano garantito almeno un reddito di base. Senza le disponibilità raccolte attraverso la nostra campagna, non avremmo saputo dove andare a cercare professionisti disponibili. Ora possiamo permetterci il lusso di scorrere la graduatoria. D'ora in poi, ad ogni pensionamento o rinuncia di un vecchio medico, e ne prevediamo una decina da qui al 2025 nella Venezia d'acqua, potremo inserire un sostituto».
LE ALTRE ESIGENZE
Contato annuncia come la campagna lanciata a luglio avrà a breve un effetto benefico anche fuori Venezia: tra i medici c'è qualcuno pronto ad aprire un ambulatorio pure in terraferma. Alle zone del centro storico ritenute più critiche, per Contato è stata intanto data risposta e a queste si aggiungerà presto il caso del Lido, sul quale l'Ulss 3 intende intervenire. «A inizio 2024 avremo a che fare con un paio di pensionamenti, ma il quadro sarà più certo nei prossimi mesi, in quanto quella della pensione è una questione aleatoria: un medico può rimanere in servizio fino ai 70 anni. Stiamo già avviando i contatti».
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