Lorenzo Quinn e la monumentale opera Baby 3.0: «Simbolo di rinascita per una nuova umanità»

Venerdì 15 Luglio 2022 di Federica Repetto
Lorenzo Quinn e la moglie

VENEZIA - Baby 3.0 è la monumentale opera di Lorenzo Quinn esposta a Venezia e inaugurata ieri, 14 luglio, a Palazzo Corner della Ca’ Granda, sede della Città Metropolitana di Venezia - che ha concesso il patrocinio alla mostra - e anche della Prefettura, dove resterà fino al 31 ottobre 2022.

Quella dello scultore figurativo italoamericano è una sorprendente e iconica installazione che si staglia sul Canal Grande e che vuole essere un tributo verso il mistero della vita.

«Tutti - ha detto Lorenzo Quinn durante la cerimonia di inaugurazione - dovremo passare per un’evoluzione nella vita e aspirare a migliorarci continuamente cominciando da me stesso. Baby 3.0 vuole essere un simbolo di rinascita, una nuova umanità basata su empatia, amore e consapevolezza verso il nostro ambiente e la vita al suo interno. Ho desiderato a lungo questo progetto, ma ho incontrato molte difficoltà nella sua realizzazione, a cominciare dal volerlo produrre senza il sostegno finanziario di una galleria, come ho fatto in passato perché questa scultura deve segnare anche la mia rinascita come artista e come persona».

«Per fortuna - continua - ho trovato persone che hanno creduto in me e sostenuto questo progetto fin dall’inizio e le ringrazio perché non avrei mai potuto realizzare questa scultura senza di loro. Vorrei avere accanto a me mia moglie con la quale non ho solo concepito i nostri tre bellissimi figli, ma anche questo Baby 3.0, così come le mie sculture in passato e spero molte altre in futuro». L’opera, in rete d’acciaio inossidabile e fusione di alluminio, alta 7 metri e larga quasi 9, punta ad essere, anche per Venezia, l’auspicio di una nuova rinascita. 

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Ultimo aggiornamento: 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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