Venezia, le locazioni turistiche fanno guadagnare: 23mila euro in più all'anno rispetto a un affitto residenziale

Martedì 31 Ottobre 2023 di Marta Gasparon
Le locazioni turistiche fanno guadagnare: 23mila euro in più all'anno rispetto a un affitto residenziale

VENEZIA - Un incasso che, da circa 15mila euro, è potuto arrivare a 43mila per il solo periodo di marzo-giugno.

E questo nonostante nessun appartamento abbia superato il limite dei 120 giorni. Numeri, quelli illustrati ieri da Ocio, in occasione dell'incontro all'Ateneo Veneto dal titolo "Di chi sono i centri storici? Problemi e prospettive delle città turistiche", che fanno riflettere se si pensa che un affitto residenziale, in città, arriva a fruttare nella zona di Castello, la più costosa per gli affitti di tutto il Comune, per un appartamento di 80 mq, "solo" 18.500 euro l'anno, se posto in affitto residenziale. Le locazioni monitorate dall'Osservatorio incasserebbero dunque in media, all'anno, circa 23mila euro in più rispetto ad un affitto residenziale, pur conservando il regime di locazione breve, cioè entro i 120 giorni. Senza contare l'impatto che grandi eventi cittadini quali Biennale, Carnevale, Redentore o Mostra del Cinema, possono avere sull'offerta ricettiva. Per Ocio si parte da qui per capire quanto fondamentale sia una regolamentazione delle locazioni turistiche brevi, per restituire case alla residenzialità. Un fenomeno in crescita, confermato anche dalla concentrazione del 61% dei posti letto turistici nella città storica, a fronte di un 20% della popolazione comunale residente. E questa panoramica diviene ancora più evidente in determinati sestieri, come Castello e San Polo. Nel primo caso vivono 140 residenti con un rapporto di 3,12 posti letto ad uso turistico per ognuno di loro: 34 le strutture turistiche per 437 posti letto e 26 le locazioni dello stesso tipo, per 123 posti letto. Mentre nel secondo vi sono 169 residenti con un rapporto di 1,19 posti letto ad uso turistico per ognuno di loro. Qui sono presenti 44 strutture turistiche per un totale di 201 posti, a fronte di 42 locazioni per 184 posti letto. Dati del Geoportale del Comune. «Completeremo a breve una mappatura della fenomenologia delle affittanze turistiche. Come funzionano e quanto il vuoto normativo intorno ad esse ne abbia consentito la diffusione», l'anticipazione di Maria Fiano, di Ocio, soffermatasi su un caso emblematico.

CASO EMBLEMATICO

«Quello di un immobile accatastato come residenziale in zona campo San Bortolo che, lasciato libero nel 2019 da Bankitalia, è stato ristrutturato e riconvertito in 12 appartamenti turistici di lusso con tanto di concierge, gestiti da Bemate come locazione turistica: praticamente un albergo senza esserlo». Se in Italia nulla ancora è stato fatto in termini di regolamentazione di affittanze brevi (l'unica città che sta provando a fare qualcosa è Firenze), le cose vanno diversamente in Europa. Dove si verifica un 29% in meno di appartamenti sottratti alla residenzialità a lungo termine, che produce riflessi anche sul mercato abitativo e sul costo degli immobili, come sottolineato da Filippo Celata, docente di Geografia economica all'Università La Sapienza di Roma. Tra gli effetti più immediati che una regolamentazione degli affitti brevi ha già saputo produrre nelle 16 città europee dov'è stata introdotta, come Madrid, Barcellona, Atene, Parigi, Amsterdam, Londra e Berlino spicca l'impatto prodotto da una ricomposizione dell'offerta a favore dell'affitto di singole stanze, piuttosto che di interi appartamenti (intorno al -24%). E ancora, una riduzione del 25% di host che gestiscono una pluralità di appartamenti. Risultati inseriti in una recente ricerca di Celata che copre un arco temporale che va dal 2013 al 2022. «Fra tutte le città analizzate emerge un dato: quelle italiane spiega lui sono le uniche a non aver introdotto alcuna forma di regolamentazione volta a ridurre l'impatto e la pressione sul mercato abitativo». E aggiunge: «In Italia la recente legge sulle affittanze brevi dell'onorevole Daniela Santanché non ha un potere dissuasivo nei confronti del fenomeno. E non si pone come obiettivo temi come residenzialità e spopolamento dei centri storici. Per ogni appartamento convertito in locazione turistica, corrisponde un residente in meno in città. Un grave problema di spopolamento difficile da interrompere». «Il fenomeno dell'affitto a breve termine? Non può essere criminalizzato», le parole di Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale.

Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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