Jesolo. Rissa tra il titolare di un bazar e un 19enne: intervengono i negozianti vicino

Lunedì 11 Marzo 2024 di Giuseppe Babbo
Rissa tra il titolare di un bazar e un 19enne: intervengono i negozianti vicino

JESOLO - Due persone finite al pronto soccorso. E una serata terminata per tutti i coinvolti in modo pessimo. È quanto accaduto sabato sera, attorno alle 20.30, nella centralissima via Bafile, tra piazza Brescia e piazza Trieste. È qui che due cittadini di origine romena si sono incrociati con un commerciante bengalese, un uomo di 51 anni, in Italia da 26 anni e che a Jesolo gestisce un bazar. 

IL FATTO

Quanto accaduto nei momenti successivi dovrà essere chiarito dalle forze dell’ordine.

Anche perché le versioni delle persone coinvolte sono completamente diverse. Di certo, al momento, c’è il fatto che in due si sono fatti medicare al pronto soccorso di via Levantina. Da una parte un 19enne romeno, di professione pizzaiolo, arrivato in ospedale in ambulanza e dall’altra il commerciante bengalese. Entrambi sono finiti in ospedale in codice verde, per essere dimessi dopo visite e medicazioni in codice bianco. Il primo con botte, graffi e tre punti di sutura sulla testa, il secondo per dei dolori a un braccio. «Ero in compagnia di un amico e di altre due ragazze – racconta il 19enne – stavamo camminando lungo via Bafile, verso piazza Drago, io volevo acquistare delle sigarette in un vicino distributore. All’improvviso sono stato avvicinato ad un uomo che mi ha chiesto com’era andata la serata. Gli ho risposto tutto bene, ma successivamente ne è nato un parapiglia. Non so nemmeno io il motivo scatenante di tutto questo, so che sono stato colpito con qualcosa alla testa. Le ragazze si sono allontanante, il mio amico mi ha difeso. Ho avuto paura, non avrei mai immaginato di vivere una situazione simile». Completamente opposta, però, la versione del negoziante bengalese. «Quelle persone avevano un atteggiamento da bulli – dice l’uomo - ho detto di cambiare modo di fare. Non ho colpito nessuno, mi sono difeso cercando di allontanarle. Sono il primo a essere rammaricato per l’accaduto: ho paura a riaprire il mio negozio». Determinante l’intervento dei dipendenti di un locale vicino che hanno diviso i due uomini mentre sul posto sono giunti i carabinieri per i primi accertamenti. «Siamo gente pacifica – hanno detto ieri i rappresentati della comunità bengalese -. Siamo qui solo per lavorare». A farsi sentire sono anche i famigliari del 19enne. «Per qualsiasi cosa sia stata detta o fatta – riferiscono – non occorreva arrivare a quel punto, il nostro ragazzo ha diversi lividi e tre punti di sutura sulla testa». 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci