Inter-Venezia 2-1, lagunari in coro: «Un punto lo meritavamo»

Domenica 23 Gennaio 2022 di Marco De Lazzari
Una fase del match

MILANO - Il Venezia mastica amaro, a dir poco. Perché ci aveva creduto eccome di poter uscire indenne da San Siro. Un punto strappato all'Inter sarebbe stato un premio più che meritato, non tanto per quanto visto sul campo, bensì per come il rimaneggiatissimo team arancioneroverde ha saputo tenere testa alla lampante superiorità nerazzurra.
Un colpo da ko incassato sul gong del 90', ancora più difficile da commentare per il viceallenatore Alberto Bertolini che ha sostituito a bordo campo un Paolo Zanetti in isolamento causa-Covid.
«La differenza, oltre naturalmente alla bravura di Dzeko sul 2-1, l'hanno fatta alcuni dettagli che hanno consentito all'Inter di segnarci due gol e di vincere palpabile l'amarezza di Bebeto, paragonato all'asso brasiliano ai tempi in cui bucava le difese di Serie C È un peccato, c'è molto dispiacere e, pur avendo giocato contro i campioni d'Italia primi in classifica, resta inevitabilmente un senso di frustrazione».
Timido e timoroso, impacciato e svagato. Il Venezia è stato capace di lasciare finalmente in isolamento anche quei difetti che in troppe delle precedenti otto giornata avevano prodotto prestazioni non sufficienti. Tutto il contrario di quanto visto al Meazza.
«Venire a San Siro in maniera troppo spavalda, poteva essere un errore. I ragazzi hanno fornito una prova di grande orgoglio, abbiamo ritrovato lo spirito di squadra, di grande sacrificio e ciò ha rispecchiato la settimana appena trascorsa. Sono stati giorni difficili e avremmo meritato almeno un punticino, perché abbiamo messo in campo sofferenza, fatica e tutta la nostra voglia di inseguire un risultato al quale siamo andati vicini».
Al fischio finale, seppur lontano, mister Zanetti ha virtualmente abbracciato la propria squadra. «Paolo ci ha detto di essere orgoglioso e contento, anche se ovviamente dispiaciuto come tutti noi, perché perdere al 90' non è mai bello. Ci ha raccomandato di guardare oltre riferisce Bertolini che questa è una base per costruire il nostro futuro.
Il cerchio finale è stato il nostro simbolo della nostra unione e della nostra compattezza. La classifica diceva che Inter-Venezia era una partita scontata, ma quando sei in una competizione parti dallo 0-0 e hai sempre la convinzione di fare qualche cosa. La nostra strategia era cercare di essere aggressivi e di mandarli fuori, perché con i tre centrali ci sentivamo abbastanza coperti».
L'allenatore classe '77 di Morbegno, già in panchina nello 0-0 di Marassi col Genoa (Zanetti era squalificato), nella sua analisi come detto ha parlato di dettagli. «Non solo il duello sotto porta nel finale, la stessa rimessa laterale l'abbiamo un po' regalata. Di sicuro abbiamo le nostre carte da giocarci fino alla fine, adesso contiamo di recuperare più gente possibile, mister compreso. Con la grande voglia vista stasera sappiamo cosa dobbiamo fare per arrivare al nostro grande obiettivo».
 

Ultimo aggiornamento: 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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