Il fuoco divora l'oasi della Brussa a
Caorle: 4 ettari ridotti in cenere/ Foto

Lunedì 15 Luglio 2013 di Marco Corazza
L'incendio a Vallevecchia alla Brussa di Caorle (FotoVinicio)
VENEZIA - Vallevecchia alla Brussa di Caorle divorata dalle fiamme. Da sabato sera un incendio ha distrutto quasi 4 ettari dell'oasi naturalistica di propriet della Regione Veneto. Tantissime le telefonate giunte ai vigili del fuoco anche dalla stessa Caorle, dove i vacanzieri hanno assistito impotenti al rogo visibile a chilometri di distanza.



«Non è andata meglio per i vigili del fuoco - tuona la vicesindaco di Caorle, Sabrina Teso - i mezzi dei pompieri sono rimasti in coda alle porte di Vallevecchia, impossibilitati ad avanzare sulla spiaggia». Dalla vicina Brussa sono arrivati il consigliere comunale Pierino Guglielimi con Paolo Favaro e Gianni Sfriso, che con i loro trattori hanno fatto da apripista fino alla bocca dell'incendio. Le fiamme si sono velocemente sprigionate nel sottobosco, alzandosi poi paurosamente per diversi metri.



Per affrontare lo spaventoso incendio sono intervenuti trenta vigili del fuoco provenienti da Portogruaro, Caorle, Lignano, Latisana, San Donà e Mestre. Al loro fianco anche la protezione civile, i carabinieri di Villanova, il corpo forestale di Portogruaro. Le squadre hanno lavorato fino alle 8 del mattino per avere ragione del rogo che velocemente ha divorato l'area naturalistica. Nel tardo pomeriggio altri tre focolai hanno richiamato l'attenzione dei soccorritori, giunti con i vigili del fuoco e con l'elicottero della protezione civile che faceva la spola con lo specchio di mare antistante per gettare acqua.



«Non abbiamo ancora alcuna certezza sull'origine del rogo - ha ribadito la vicesindaco Teso, rimasta sul posto per gran parte della notte - non escludiamo un evento naturale. Di certo Veneto agricoltura deve avviare un sistema di sicurezza se vuole mantenere intatto questo esclusivo territorio. Lo scorso anno eravamo già stati scottati, questa volta è andata peggio». Tra le ipotesi c’è anche un razzo segnalatore partito da una imbarcazione e che sarebbe poi finito tra i cespugli. Voci che per ora non trovano però conferma.
Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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