Bonus ristrutturazioni e locazioni: crediti fittizi per un miliardo e mezzo

Mercoledì 6 Marzo 2024 di Giulia Zennaro
Guardia di finanza (foto di archivio)

VENEZIA - Le attività investigative e di analisi svolte dalla Guardia di finanza di Venezia, in collaborazione con la Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Venezia sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di individuare, per tutto il 2023, la creazione e la successiva cessione di crediti ritenuti fittizi per oltre un miliardo e mezzo di euro dal 2022 ad oggi. Per la maggior parte di questo importo, 1,2 miliardi di euro, è stato disposto il blocco nei cassetti fiscali, grazie alla collaborazione tra la Finanza e l’Agenzia delle entrate. Un miliardo e mezzo tra compensazione di crediti inesistenti o non spettanti, a cui vanno ad aggiungersi il rimborso e altri illeciti commessi in materia di crediti d’imposta: più dell’80% di questo importo fa riferimento a bonus edilizi. Le attività della Guardia di finanza di Venezia hanno riguardato illeciti in materia di cessione dei crediti d’imposta commessi in tutto il territorio nazionale.
Le indagini delle Fiamme gialle si sono concentrate su truffe commesse su tutto il territorio nazionale e hanno riguardato principalmente il cosiddetto Bonus locazioni, la detrazione fiscale sull’importo del canone d’affitto riservata ai più giovani, il bonus facciate per il rifacimento degli esterni di edifici ubicati in determinate zone e il Superbonus 110. Sono stati individuati circa 300 soggetti responsabili delle truffe, con il coinvolgimento di oltre 200 società. Diverse centinaia di persone si sono trovate, a loro insaputa, crediti fiscali relativi a lavori mai avvenuti in giacenza nel proprio cassetto fiscale. 
Come avvenivano le frodi? I truffatori inserivano crediti inesistenti o non spettanti accedendo alla piattaforma di cessione crediti dell’Agenzia delle entrate, con ulteriori passaggi di cessioni successive tra i vari soggetti coinvolti.

Quasi tutti i crediti non spettanti individuati dalla Guardia di finanza grazie all’analisi delle banche dati sono stati individuati e bloccati nei cassetti fiscali delle vittime ignare, impedendo agli autori delle truffe di utilizzarli in compensazione. 


I CASI NEL VENEZIANO
Nel caso di un’indagine condotta dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Venezia e dalla Procura di Firenze i crediti edilizi erano stati addirittura “moltiplicati”, duplicandone o triplicandone il valore, prima di essere ceduti a società diverse da quelle che avevano realizzato i lavori. 
A giugno dello scorso anno il Comando provinciale e la Procura della Repubblica di Firenze hanno sequestrato crediti fittizi da Superbonus 110 per 9,5 milioni di euro. Le indagini condotte dalla compagnia di Mirano sono scaturite dalle segnalazioni di un imprenditore e un pensionato, che avevano segnalato la situazione anomala dei propri crediti fiscali, “gonfiati” del doppio e del triplo e ceduti dagli autori della truffa, una società con sede a Firenze, a una ignara azienda del veneziano.
Ad agosto, invece, su segnalazione di un cittadino veneziano presso i Carabinieri di Mira, è stato eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di crediti per 17,5 milioni di euro. Dagli accertamenti della Guardia di finanza e dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, è emerso un sistema di frodi che riguardava più di un centinaio di cittadini sparsi in tutta Italia e che produceva crediti fittizi per oltre 19,5 milioni. L’intervento dei finanzieri di Mirano ha portato al sequestro preventivo di crediti per un valore di oltre 17,5 milioni di euro che stavano per essere ceduti a società estranee alla frode, che le avrebbero utilizzate in compensazione delle imposte dovute. Il Gip di Roma ha decretato il sequestro preventivo per oltre 19,5 milioni di euro.


VENETO DA RECORD
Il Veneto fa registrare cifre da record anche per quanto riguarda il ricorso alla sola misura di incentivazione del Superbonus 110. Secondo una ricerca della Cgia di Mestre è il Veneto la regione italiana ad aver registrato i numeri più alti di ricorso all’incentivo del Superbonus 110. Solo nella nostra regione sono stati rilasciati 46.447 certificati di asseverazione per lo svolgimento di lavori del Superbonus, con un’incidenza percentuale sul numero degli edifici residenziali pari al 4,4 per cento: la media nazionale era del 3,1. 

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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