SPINEA (VENEZIA) - «Venite, in casa mia c'è una granata». Una telefonata arrivata all'improvviso verso le 9 di oggi, 19 giugno, ai vigili del fuoco. Dall'altra parte della cornetta una donna di 80 anni rimasta vedova che allertava preoccupata del fatto che in casa sua, dentro una teca, fosse conservato «un oggetto metallico a forma di ananas, con un anello», cioè una granata. Oggetto che, con ogni probabilità veniva custodito dal marito. «Penso sia pericolosa», avrebbe detto ai militari. La donna si è allarmata dopo aver letto della disgrazia di Gallio dove il 1 giugno, un giovane uomo ha perso la vita tagliando un pezzo di tubo che invece era un ordigno bellico.
Si è subito attivata la catena dei soccorsi e in via Carlo Goldoni al civico 8, in poco tempo sono arrivati Carabinieri, vigili del fuoco ed artificieri.
La donna si sarebbe accorta della bomba solo questa mattina, 19 giugno, mentre andava in garage per cercare alcune cose. E, alzando lo sguardo, ha trovato questa teca di vetro contenente la granata. L’oggetto era stato donato al marito, ora defunto, da un conoscente 40 anni prima ed era sempre rimasto lì custodito.
Da lì la chiamata immediata alle forze dell'ordine. L'anziana è stata portata a casa di un'amica e la casa è stata chiusa in attesa degli artificieri. Dopo aver allertato gli artificieri dell’Esercito, i vigili del fuoco hanno provveduto anche a risolvere una perdita di gas metano, riscontrata dopo avere chiuso le utenze domestiche dell’appartamento. Gli artificieri hanno eseguito delle le verifiche sull’ordigno, constatando che si trattava di una granata inerte, che è stata comunque portata via. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate alle 16.
