Il magistrato: «Pena pecuniaria
cento volte inferiore alla massima»

Sabato 28 Giugno 2014
(archivio)
2
VENEZIA - Per il giudice di Venezia Massimo Vicinanza, che oggi ha respinto l'accordo di patteggiamento tra la Procura e l'ex sindaco Giorgio Orsoni, anche tenendo conto «dell'atteggiamento processuale dell'indagato e del venir meno della carica che egli ricopriva quando è stata adottata la misura cautelare», non può non essere notato «che le condotte da lui tenute sono molto gravi». Questo, secondo quanto riferito da fonti bene informate, uno dei passaggi dell'ordinanza del gup.



Secondo il gup si tratta di condotte gravi «sia per l'entità del contributo illecito ricevuto, sia per la provenienza soggettiva e oggettiva del denaro, sia per l'inevitabile rischio per la corretta gestione della cosa pubblica che ha comportato l'aver ricevuto ingenti somme».



Proprio questi aspetti hanno portato il giudice dell'udienza preliminare a ritenere «del tutto incongruo» l'accordo proposto da Orsoni alla Procura (4 mesi di reclusione e 15mila euro di multa), valutando che l'insieme delle pene sia stato eccessivamente basso, sia per le misure detentive che per quelle economico-pecuniarie, che risultano essere «cento volte inferiori a quella massima irrogabile se si tiene conto dell'entità del finanziamento illecito ricevuto».
Ultimo aggiornamento: 15:08

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci