VENEZIA - Annunciato a più riprese, da ultimo dato per pronto entro settembre, l'atteso bando per l'assegnazione dei posti auto vacanti del garage comunale è ancora in lavorazione. «Ormai è praticamente pronto.
BANDO & ATTESE
A oltre un mese da quella scadenza, sarà ora la volta buona? «Il bando è praticamente pronto, lo porterò in una delle prossime giunte - ribadisce l'assessore - C'è voluto del tempo per fare un bando per bene, dedicato ai residenti di Venezia. Sappiamo la fame di posti auto che c'è in centro storico. Si tratta di un'esigenza essenziale per tante famiglie. Dalle richieste che ci arrivano, mi aspetto di avere un migliaio di domane per l'autorimessa comunale, ma i posti a disposizione sono circa 200. Anche per questo il bando deve essere ben costruito».
ALTERNATIVE POSSIBILI
Mille o non mille, di certo ci saranno parecchi esclusi. Ed ecco la preoccupazione di Boraso di trovare alternative. Ieri ha parlato con il presidente dell'autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, della possibilità di utilizzare parte della Marittima. Incontro interlocutorio, di cui scriviamo a fianco. «Chiederò un incontro anche ai nuovi vertici del Garage San Marco per capire se hanno ancora interesse ad ampliare la loro autorimessa. Per quella operazione il Comune aveva deliberato nel 2019» ricorda Boraso. Operazione ambiziosa, naufragata con il covid. Il San Marco aveva immaginato di costruire la nuova ala al posto della torre piezzometrica ex Veritas, con un investimento da una ventina di milioni, passando da 835 a 1200 posti. Il Comune lo aveva ritenuto un intervento di pubblica utilità, approvando pure una convenzione dettagliata sui posti. Ma non se ne fece nulla. Anzi, complice un cambio al vertice, il San Marco aveva avviato una politica di aumenti pensata per il turismo, contestata dai residenti penalizzati. Ora è rientrata, con il ritorno del precedente vertice. L'ampliamento, invece, è rimasto congelato. «Ma il covid è passato, le attività sono riprese - osserva Boraso - Voglio capire che intenzioni hanno. 400 posti possono fare la differenza».