MESTRE La sua ultima telefonata Mirco Giupponi l'ha fatta all'amico e socio Daniele Cavalletto.
CHI ERA La notizia della sua morte si è diffusa in un amen. Originario di Marghera, trapiantato a Chirignago, Giupponi era stato un campione di pattinaggio a rotelle mettendo in fila titoli italiani, europei e mondiali. Chiusa la carriera sui pattini si era dato al body builder raggiungendo anche in questo caso una finale del campionato del mondo della sua categoria. Poi la svolta e la decisione di chiudere con lo sport professionistico per avviare un'agenzia di sicurezza. Il Veneziano con gli eventi alla Nave de Vero e lungo il litorale di Sottomarina, il suo regno. Ma anche i servizi al centro commerciale Piazza Grande di Piove di Sacco (Padova), alla Fattoria di Rovigo, nel Bassanese e nel Trevigiano che avevano fatto conoscere lui e la sua società per professionalità e preparazione. Chi fosse Mirco Giupponi lo testimoniano i commenti e i post sui social di tanti che l'hanno conosciuto: dallo sport alla sicurezza, passando per la politica. Perché lo scorso 20 settembre il cinquantaquattrenne era candidato consigliere a Ca' Farsetti e nella Municipalità di Chirignago per Fratelli d'Italia.
I RICORDI «Era molto attivo, anticonvenzionale ed estremamente trasparente - lo ricorda il consigliere regionale di Fdi, Raffaele Speranzon - Aveva deciso di provare l'avventura politica per mettersi al servizio della sua città e della sua Municipalità». Giovanna Luzzi, investigatore privato della Enjoy Security, è stata una delle prime ad arrivare nella villetta di via Gallia, giovedì sera: «Era appassionato del suo lavoro e dello sport. Ha vissuto la sua vita a 360 gradi. Lo ricordo innamorato del suo cane Ice, morto qualche anno prima. Mi diceva - continua - che un giorno l'avrebbe raggiunto per stare assieme ancora. Era una persona sensibile». L'ultimo a sentirlo, Daniele. Con lui Mirco aveva condiviso più di vent'anni: «Ha parlato con me un'ora e mezza prima di lasciarci, pensava sempre alla sua creatura, era l'elemento catalizzatore - dice tra le lacrime - aveva la vision e ci indicava la strada».