Mancano i soldi per tagliare l'erba,
«Comprate capre»: scoppia il caso

Giovedì 29 Ottobre 2015
Mancano i soldi per tagliare l'erba, «Comprate capre»: scoppia il caso
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VENEZIA - Tempi di ristrettezze economiche e risparmi per tutti, anche per la Marina militare, che a quanto pare usa le capre per mantenere al giusto livello i prati erbosi evitando i costi della manutenzione, ma i conti non tornerebbero. Succede nelle basi di Venezia e Grottaglie. La vicenda però adesso approda in Parlamento, con una interrogazione di Sel e la richiesta al Governo di riferire a Montecitorio.



Pare che tutto nasca - scrive il Fatto quotidiano - da una "battuta" dell'ammiraglio Giuseppe de Giorgi, che durante una visita in una delle basi si è lamentato della incuria in cui versavano i prati e di fronte alle giustificazioni che sottolineavano la mancanza di fondi per le manutenzioni ordinarie avrebbe replicato, ironizzando,
«allora comprate delle capre». Detto, fatto.



«Al netto della assurdità della vicenda (sarebbe interessante capire in quale capitolo di spesa è stato inserito l'acquisto dei ruminanti) emergono due elementi gravissimi», affermano gli esponenti di Sel Duranti, Scotto e Fratoianni.
Il primo riguarda la gestione delle risorse per la Difesa, con «l'aumento a dismisura degli investimenti per gli armamenti (come gli F35) e, di contro, il taglio dei fondi per l'esercizio e le normali attività di gestione»; il secondo elemento riguarda invece «la punizione comminata al militare che ha 'denunciato' con una lettera ai superiori la vicenda», partendo «dalla difficoltà di gestione e di salute in cui versano gli animali acquistati (che evidentemente richiedono cure ed attenzioni particolari). Per tutta risposta - sottolinea Sel - gli sono stati affibbiati tre giorni di consegna di rigore, punizione severissima, per "violazioni delle funzioni attinenti al grado" e per "rivelazione di segreti militari"».
Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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