Energia e gas, ecco gli aumenti per le società

Domenica 13 Marzo 2022 di Michele Fullin
Energia e gas, ecco gli aumenti per le società

VENEZIA - Che la situazione fosse preoccupante lo aveva detto un paio di giorni fa il sindaco Luigi Brugnaro, annunciando una consistente variazione di bilancio della Città metropolitana per far fronte all'aggravio dei conti che rischia di travolgere le società partecipate se non si interverrà prontamente e in profondità.
Avm, Ames, Casinò, Insula, Venis e Veritas vedranno a fine 2022 i costi energetici quasi raddoppiati: da 36 a 56 milioni di euro la spesa complessiva stimata: 19 milioni e 321mila euro in più dei quali in qualche modo dovrà essere trovata la copertura.
Ma come fare, se non si vogliono aumentare prezzi, tariffe e tasse? Se non ci sarà un forte intervento statale aggiuntivo, l'unica alternativa potrebbe essere una rimodulazione dei servizi.

Parola elegante per rendere più digeribile una inevitabile riduzione. Della frequenza dei mezzi, del prelievo dei rifiuti e riduzioni su tante altre prestazioni per compensare l'aumento abnorme dell'energia con la diminuzione di altri costi.

FARO SUI CONTI

Così, il sindaco e l'assessore alle Partecipate Michele Zuin hanno acceso un faro sulle aziende di casa, e si preparano a elaborare un piano per affrontare i rincari evitando di mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
«Con il sindaco - spiega Zuin - stiamo attivando un gruppo di lavoro per monitorare la situazione passo passo e nel frattempo per studiare contromisure in modo da non pesare sulle tasche dei cittadini e anticipare eventuali interventi del Governo».
Per Venezia sembra non esserci pace ormai dal 12 novembre 2019, con la famosa settimana di acque alte eccezionali, poi con la pandemia che ha distrutto gran parte dell'economia legata al turismo e infine la guerra in ucraina e la speculazione gravissima sui costi di gas e carburanti che hanno fatto schizzare i prezzi in alto. Non a caso il ministro della Transizione ecologica ha parlato apertamente di una colossale truffa e sono in corso esposti in varie Procure d'Italia, ma intanto i prezzi corrono e i servizi pubblici non possono fermarsi.


LA DISTRIBUZIONE

Come vediamo in tabella, ecco come sono distribuiti questi quasi 20 milioni di aumenti inj bolletta per le partecipate del Comune. La parte del leone la fa Veritas, la quale calcola che alla fine dell'anno dovrà trovare 12 milioni in più tra energia elettrica, gas e carburanti. Su questo pesa moltissimo il funzionamento dei depuratori, ma non dimentichiamo che Veritas gestisce l'intera catena del riciclo e del recupero dei rifiuti.
Per il gruppo Avm l'incidenza del gasolio è altissima e si prevede un rincaro di circa 5 milioni, ma in questi soldi è compresa anche l'energia elettrica che tra l'altro alimenta l'intera rete degli autobus di Lido e Pellestrina. Le ricariche hanno un costo, che è tutt'altro che indifferente.
Con i gruppi Veritas e Avm si arriva già a 17 milioni. Le rimanenti società sono molto meno energivore e per lo più gli aumenti riflettono il maggior costo di gas ed energia elettrica per far funzionare strutture e uffici. Il Casinò prevede di spendere un milione 634mila euro in più per energia elettrica e altri 455mila euro per il gas. Un totale di due milioni e 89 mila euro.
Ames spenderà 54mila 500 euro in più di energia elettrica e 7mila 500 euro in più di gas, per un totale di 62mila euro. Aumenti più gestibili anche per Insula, che stima di pagare 25 mila euro in più per le bollette dei suoi uffici. Venis, la società informatica, paga una bolletta più elevata anche per i suoi data center e la sua bolletta elettrica e del gas dovrebbe aumentare dagli attuali 315mila 914 euro a 461mila 814.
Il problema maggiore, come si può capire, riguarda quindi Veritas e Avm per le quali l'aumento rischia di mandare al tappeto i loro bilanci. Nel caso dell'azienda di trasporto, poi, questo si viene a sommare con la riduzione della bigliettazione prevista anche per quest'anno.

 

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