Dolo. Auto distrutte dalla grandine gigante, l'idea di Giulia: «Vi do uno strappo con la mia macchina»

Lunedì 24 Luglio 2023 di Giulia Zennaro
Auto distrutte dalla grandine gigante, l'idea di Giulia: «Vi do uno strappo con la mia macchina»

DOLO - «L'ho fatto esclusivamente per rendermi utile: non posso aiutare riparando finestre o muri, ma ho pensato: la macchina ce l'ho, al lavoro ci devo andare, non mi costa niente fare una deviazione e dare una mano a qualcuno che non può muoversi». Giulia Canton abita a Sambruson di Dolo e lavora a Marcon; nella serata di giovedì ha pubblicato sul gruppo Facebook "Sei di Dolo se" un post in cui si offriva di aiutare chi in questi giorni si trova senza macchina.

Un post che è stato sommerso di mi piace e commenti di elogio, che le hanno indubbiamente fatto piacere ma, ci tiene a sottolineare, «non sono il motivo per cui l'ho scritto: volevo soltanto fare un gesto gentile e non cerco notorietà».

CAR-POOLING

Nella via in cui abita molti residenti si sono ritrovati le auto distrutte e le case «che parevano bombardate: per fortuna la mia si è salvata, perché si trovava in garage». Il gesto di Giulia va al di là del fatto che sia riuscita o meno a metterlo in pratica: «Non sono ancora riuscita a dare passaggi a qualcuno, forse la gente è un po' diffidente. Mi ha stupito quante persone siano rimaste sconvolte in positivo dal mio gesto: ormai siamo entrati in un meccanismo per cui ci stupiamo quando qualcuno è gentile. Mi ha intristito come nessuno, nei commenti sotto il mio post, si sia offerto di fare altrettanto. Penso che la mattina, invece di perdere tempo sui social, ci si possa anche muovere di casa una mezz'ora prima per aiutare qualcuno. Quando fai un gesto gentile ti aspetti che la gente faccia altrettanto, per questo non avevo neanche pensato che le persone potessero essere timorose di farsi dare passaggi da una sconosciuta».
La circolarità della solidarietà Giulia l'ha sperimentata in prima persona, quando nel suo quartiere i suoi vicini le hanno dato una mano all'indomani della grandinata: «Ho perso mia mamma da un mese e i miei vicini in questi giorni mi hanno aiutato, sapendo che ero sola in casa - dice - Mi ritengo fortunata ad abitare in una via in cui tutti si danno una mano a vicenda rispetto a zone dove non ci si saluta nemmeno. Anche per rispetto verso mia mamma mi è venuto di fare quel gesto: lei era una persona buonissima, che piuttosto non mangiava per aiutare gli altri. Spero di diventare almeno metà di ciò che era lei».

CENTRI ESTIVI

La solidarietà in Riviera si esprime anche nei momenti di aggregazione: soprattutto quando il maltempo si porta via metà della struttura in cui si svolgono i centri estivi, vero welfare familiare estivo. È il caso del S.s.d Riviera Nuoto, che ha un capannone scoperchiato. «Siamo veramente in una brutta situazione - si sfoga il signor Bertoldo - Abbiamo 90 bambini dei centri estivi e siamo sott'acqua. La grandine e il vento si sono portati via il capannone, spazzandolo a venti metri di distanza: speriamo che al più presto venga rimesso in sesto. Per fortuna i nostri operatori si stanno facendo in quattro per continuare l'attività, anche se abbiamo veramente tantissime difficoltà. Abbiamo tenuto chiuso solo giovedì, ma vogliamo a tutti i costi continuare per non abbandonare bambini e genitori. Ci stiamo arrangiando con i nostri animatori con attività di fortuna, i bambini giocano, fanno i compiti, guardano la tivù e nuotano in piscina. Per fortuna abbiamo una struttura grande e riusciamo a intrattenerli».
«Per fortuna non abbiamo avuto grossi danni, era andata peggio nel 2015», fa eco Alessandra Tiengo, presidente dell'associazione Il Portico, riferimento del volontariato di Dolo. «Abbiamo 30 bambini - continua -, stanno prendendo la cosa come un gioco, ma con grande responsabilità: ci aiutano a sistemare la struttura, spazzano le foglie fuori. Sono fortissimi e bravissimi".

Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 19:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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