L'ottico Danilo Carraro il primo morto veneziano positivo al virus, era gravemente malato

Giovedì 5 Marzo 2020 di Roberta Brunetti
Danilo Carraro

VENEZIA - Morto al Civile un paziente gravemente malato, risultato poi positivo anche al coronavirus. Si tratta di Danilo Carraro, 80 anni, noto ottico veneziano. L'uomo era ricoverato da qualche giorno al Santi Giovanni e Paolo. Malato da tempo aveva poi contratto un'infezione importante e per questo era già in isolamento. In questi giorni era stato sottoposto al tampone per il coronavirus che è risultato positivo, anche se pare in modo debole. Martedì l'aggravamento e la morte.
IL BOLLETTINO
Si tratta della prima vittima collegata al Covid-19 a Venezia. Il primo a spirare su un letto dell'ospedale Santi Giovanni e Paolo. Il bollettino regionale lo ha inserito tra i deceduti a causa del coronavirus. Carraro è quindi la seconda vittima del Covid-19 nel Veneziano certificata dal bollettino della Regione Veneto. Lunedì sera c'era stato il primo morto nel territorio dell'Ulss 3: Umberto Pavan, 79 anni, residente alla Gazzera, spirato nel reparto di Terapia Intensiva dell'Angelo. C'era poi stato Mario Veronese, paziente 1 del veneziano, morto domenica sera all'ospedale di Padova. Ad ucciderlo però un'emorragia cerebrale e non un'insufficienza respiratoria. Per questo la sua morte non è inserita nel bollettino ufficiale della Regione Veneto.
A dare la notizia di questa nuova morte legata al coronavirus è stato ieri proprio il bollettino regionale delle 8 del mattino, dove l'ospedale di Venezia risultava avere 10 ricoverati, due in più del giorno precedente: una paziente di Psichiatria e uno di Medicina deceduto, Carraro appunto. La prima vittima veneziana non rientra dunque nella lista dei ricoverati positivi che erano stati, via, via segnalati, da domenica 23 febbraio, in poi. Un caso nuovo, insomma, che come tale dovrà essere trattato anche sul fronte della prevenzione.
Nell'incontro di ieri con i sindacati la direzione dell'Ulss 3 ha comunque rassicurato che il paziente, anche se non inserito tra i positivi al Covid-19, era già in isolamento. Non ci sarà bisogno di svuotare nuovamente il reparto - è stato detto - né di altri interventi. Il paziente era ricoverato in Medicina, allo Jona, dunque, dove proprio ieri è stato ripristinato il quarto piano, dopo una completa sanificazione.
IL RICORDO
Carraro era persona nota e stimata a Venezia. La sua bottega in calle della Mandola è da anni un punto fermo per gli amanti degli occhiali. «Piangiamo un valente artigiano, un imprenditore che ha lasciato il segno nel suo campo - commenta il segretario della Confartigianato di San Lio, Gianni De Checchi - Una pietra miliare dell'artigianato veneziano. In attività per decenni, Danilo Carraro è stato un innovatore nel suo campo. Uno dei primi a costruire occhiali di fogge strane e con materiai innovativi, quando queste cose ancora non si vedevamo». Sulle cause della morte dell'artigiano, De Checchi tiene a fare una precisazione: «Sapevamo da tempo che era gravemente malato. E non voglio affrettare le conclusioni. Per quel che mi riguarda restano da capire le cause reali della sua morte».
Roberta Brunetti
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Ultimo aggiornamento: 13:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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