In provincia 169 positivi. Mercoledì 19 nuovi casi, ma nessun decesso

Giovedì 12 Marzo 2020 di Nicola Munaro
L'ospedale dell'Angelo di Mestre
VENEZIA Diciannove contagi in più, tutti nella notte tra martedì e mercoledì. Poi basta. 
Profuma di tregua e di buona speranza il bollettino dell’Azienda Zero di ieri sera. Nel veneziano però, quello di mercoledì 11 marzo è stato il secondo giorno senza decessi, dopo un elenco che nella scorsa settimana aveva contato sette croci in sette giorni. Una tregua comunque armata visto che il saldo finale arriva a 179 contagi, tra ricoverati (61) e asintomatici, di gran lunga il numero maggiore: 118. 
Tra i diciannove casi di giornata, si registra il primo contagio al Lido. Un uomo, quarantenne, è ricoverato all’ospedale Civile dopo aver contratto il Coronavirus. Le sue condizioni sono date comunque in miglioramento. Sono comunque stati messi in quarantena tutti i suoi familiari evitare ogni possibile altro contagio e rischio per la popolazione. E in quarantena sono finite altre quattro persone che per ora stanno bene ma sono stretto controllo medico.
GLI OSPEDALI
Come detto i casi di cure a casa superano quelli in ospedale. Al momento sono 31 le persone ricoverate a Mestre (12 in Terapia Intensiva), 11 al Civile di Venezia (4 in Terapia Intensiva) e 11 anche a Mirano (6 in Terapia Intensiva), 7 a Dolo e 1 a Chioggia, tutti in Malattie Infettive.
Per affrontare l’emergenza, diventata ieri a tutti gli effetti una pandemia (come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), anche gli ospedali del veneziano si stanno ritarando in base alle richieste. 
Si sta lavorando per concentrare in aree omogenee i casi di Covid-19 positivi. Le aree principalmente sono nelle Pneumologie e negli Infettivi. A Mestre ci sarà un’unica grande area e lo stesso sarà a Dolo dove i pazienti verranno ricoverati in Pneumologia e in aree limitrofe ma contigue. Lo stesso vale per Venezia dove si stanno ampliando i posti letto di Infettivi.
A Mirano ci sarà una piccola area delle Medicina dedicata a pazienti contagiati mentre nell’ospedale di Chioggia non si tengono pazienti in aree di degenza e rimangono a disposizione per i posti letto di Terapia Intensiva.
Stanno invece pian piano rientrando le emergenze nei vari reparti. A Mestre non ci sono più problemi a Emodialisi mentre entro stamattina le Medicine dell’Angelo e del Civile verranno svuotate dai pazienti che erano stati trasferiti lì e che adesso potranno tornare nei propri reparti. Le Medicine dei due ospedali così potranno tornare alla normalità. 
È stata completata la sanificazione di Ortopedia dell’Angelo e da oggi si potrà riprendere con l’attività chirurgica d’urgenza senza la necessità di trasferire le degenze. Resta identica la situazione a Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare: niente degenze e solo emergenze. 
A Venezia, mentre i sindacati hanno chiesto al Comune delle agevolazioni per i dipendenti dell’ospedale, sono stati riaperti i posto al padiglione Jona, che per primo aveva accolto i malati. Ancora chiusa Oncologia: gli operatori sono stati dirottati in Pronto soccorso o in Week surgery, lì dove sono stati chiusi i posti letto e riportati i pazienti nelle aree mediche e il reparto è in via di sanificazione. 
«Resta il problema degli organici - spiega Daniele Giordano di Fp Cgil - Molti operatori non sono ancora rientrati mentre un altro nodo è come gestire i Ceod. Abbiamo chiesto - continua Giordano - di avere un monitoraggio quotidiano e costante dei lavoratori che vengono messi in quarantena attiva. Dobbiamo sapere quanti sono giorno per giorno e se alcuni vogliono svolgere questo periodo presso le strutture ospedaliere. Siamo preoccupati dalla disponibilità di dispositivi di protezione che sono in via di razionamento. Riteniamo - conclude - che eventuali razionamenti comporteranno necessariamente la chiusura di altri servizi».
Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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