I contagi restano alti, aumentano i ricoveri. Verso i 300 casi in provincia

Domenica 15 Marzo 2020 di Nicola Munaro
Medici e infermieri in Terapia intensiva, in prima linea per combattere il coronavirus
VENEZIA - La media è più o meno sempre la stessa, segno di una battaglia ancora al di là dall’essere entrata nella sua fase cruciale. Anche ieri il bollettino dell’Azienda Zero segnava un importante incremento: 40 casi in più in ventiquattro ore. La maggior parte sono pazienti che presentano sintomi, anche se la loro condizione non è grave. Unica nota lieta il rallentare dei nuovi ricoveri nei reparti di Terapia Intensiva degli ospedali della provincia (saliti ieri a 34 da 31 di venerdì sera) e i 5 nuovi dimessi di ieri: 4 dall’ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia e 1 dall’ospedale di Mirano. Un’altra decina di pazienti è però in via di guarigione.
Quello di ieri è un numero che si inserisce di diritto tra gli aumenti più significativi di una settimana - la terza dell’era del coronavirus - che nella seconda parte è letteralmente esplosa portando il totale dei contagi in provincia di Venezia a 296 casi: 113 ricoverati (di cui 34 in Terapia Intensiva) e 183 persone positive, asintomatiche e curate a casa con la semplice quarantena. Impressiona anche l’aumento dei ricoveri totali: erano stati 92 in provincia venerdì sera, erano 113 ieri. Basterà però aspettare il prossimo bollettino, stamattina alle 7.30, per far sì che anche la quota di 300 contagiati totali venga superata senza alcuna difficoltà, incrementando anche la quota di pazienti in ospedale. La misura di cosa siano stati i giorni scorsi - e quale sia il fronte che aspetta il veneziano nelle prossime settimane - lo dà un semplice riferimento. Martedì 10 marzo, quando ancora i nuovi contagi viaggiavano sull’ordine di una ventina al giorno, il numero macro di tamponi positivi nel veneziano era di 160. Ieri la giornata si è chiusa con 296 contagi totali: 136 in più. Ad una velocità media di 34 nuovi contagi al giorno. Spaccando i dati: erano stati 41 giovedì, 36 venerdì e altri 40 ieri.
I RICOVERI  Di quasi 300 casi, sono 113 i ricoverati con sintomi ospitati nei reparti di Malattie Infettive e di Terapia Intensiva. Si tratta di un altro aumento significativo di giornata dato che il saldo sulle ventiquattr’ore precedenti fa segnare un importante “+21”. È sempre l’Angelo ad ospitare il maggior numero di pazienti (44), seguito dall’ospedale di Mirano (23 casi), dal Civile di Venezia (13 casi), da Dolo (17 pazienti), Jesolo (15) e Chioggia (1). Nessun paziente positivo, invece, all’ospedale di San Donà.
LE RIANIMAZIONI Analizzando quindi soltanto le Terapie Intensive, che sono le situazioni che più preoccupano i medici in quanto lì sono ricoverati pazienti intubati già in lotta con patologie pregresse, i numeri dei ricoverati è salito a 34, facendo registrare soltanto un “+3” di casi gravi. In prima fila, come deciso dall’Ulss 3 sono gli ospedali di Mestre e di Mirano, avamposti della lotta al coronavirus nel veneziano. Dodici pazienti gravi sono ricoverati in Terapia Intensiva all’Angelo (che accoglie le emergenze della città storica, delle isole e della prima terraferma), 11 sono quelli invece a Mirano, dove vengono indirizzati i pazienti più gravi della Riviera. Sette casi di persone in Terapia Intensiva sono all’ospedale di Jesolo (centro di riferimento dell’Ulss 4) e 4 sono i letti occupati in Terapia Intensiva a Venezia. Nessun ricovero grave a Chioggia, Dolo e San Donà.
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