Collezione Testa, donati a Venezia 105 capolavori. Anche la Carmencita sogno dei "boomer"

Sabato 22 Aprile 2023 di Paolo Navarro Dina
Collezione Testa, donati a Venezia 105 capolavori

VENEZIA - In una teca troneggiano due simpatici personaggi di Carosello, il mitico Caballero e la sua Carmencita che hanno fatto sognare milioni di ragazzini ora “boomers” attempati. Poco più il celebre manifesto del “Digestivo Antonello”, quello con l’uomo in nero che mette la mano sulla pancia. E ancora la suggestiva rèclame del “Punt e mes”. il grande vermouth. Sono solo alcune delle opere - 17 in tutto - di Armando Testa, il celebre pubblicitario scomparso nel 1992 che fanno parte della donazione voluta dalla moglie Gemma De Angelis alla Fondazione Musei civici di Venezia. In tutto il “regalo” fatto alla città lagunare si compone di 105 opere, tutte di epoca contemporanea, di tanti grandi artisti del Novecento. La presentazione della donazione, alla presenza di Gemma De Angelis Testa, è avvenuta ieri mattina a Ca’ Pesaro, la Gallerie di arte moderna che diventerà la sede definitiva della collezione. 


GRANDI NOMI
Qui, intanto, fino al 17 settembre, al secondo piano dell’edificio si potrà vedere il dono della famiglia Testa che impreziosisce lo scrigno dei musei civici con opere di grandi artisti: da Marina Abramovic (Balkan Baroque 1997) a Gino De Dominicis (“Senza titolo” 1985), da Marlene Dumas a Pietro Gilardi, Anselm Kiefer, Anish Kapoor, Mario Merz, Shirin Nashat, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Cy Twombly solo per citarne alcuni. «La scelta di Venezia - ha confessato Gemma De Angelis Testa - non è stata casuale, perchè questa città mi ha regalato i due incontri più importanti della mia vita: quello con l’arte contemporanea e quella con mio marito Armando con cui ho visitato tante mostre. Fu proprio lui ad invitarmi alla 35. Biennale d’arte nel 1970. La mia è una collezione che ha radici in più parti del mondo e che ha trovato ugualmente una dimensione grazie all’unione di testimonianze diverse». A dare il via all’operazione, un primo scambio di opinioni tra Gemma Testa, Gianfranco Maraniello, attuale direttore del Polo museale di Milano e Gabriella Belli fino a poco tempo fa direttrice dei Musei civici veneziani. Dopo una fase di studio e di valutazione dell’impegno tra gli enti, ieri finalmente è stata salutata ufficialmente la donazione alla città di Venezia. Ed è toccato al presidente del Muve, Maria Cristina Gribaudi sottolineare l’evento: «Con questa donazione - ha detto - dimostriamo sempre più come il Muve possa essere un interlocutore appropriato per importanti mecenati».

Soddisfazione è stata espressa da Elisabetta Barisoni, dirigente di Ca’ Pesaro, e dalla consigliera comunale Giorgia Pea. Ma è toccato a Gabriella Belli ribadire l’importanza dell’operazione: «La collezione di Gemma De Angelis Testa - ha detto - è come lei appare sobria e pensierosa, attenta al dettaglio e precisa nelle sue interlocuzioni, mai una parola di troppo, sempre curiosa e in ascolto di quanto accade attorno a lei, mai fuori posto ed elegante nella figura come nel linguaggio». La collezione De Angelis Testa è solo una delle ultime collezioni giunte a Ca’ Pesaro come ha ricordato proprio Elisabetta Barisoni. 


I LASCITI
Nel corso del tempo hanno arricchito il museo i lasciti De Lisi-Usigli (1961), Wildt-Scheweiller (1990), Prast (2020). «Grazie a questa ultima donazione - hanno commentato Barisoni e Belli - Ca’ Pesaro trova una dimemsione più contemporanea aumentando e, e di molto, il proprio patrimonio legato al Novecento». La mostra è composta da dodici sale che offrono un quadro complessivo della passione e dell’interesse di Gemma Testa e del suo legame con Armando anche se come ha avuto modo di dire la consorte in conferenza stampa: «Sono legata a tutte le opere di questa collezione - ha confessato - ma a due in particolar modo: un quadro di Cy Twombly acquistato nel 1983 e uno di De Dominicis, dieci anni più tardi, che sono stati presi insieme a mio marito». Ma continuerà ad avere una propria collezione? «La passione per l’arte rimane - ha concluso la donatrice - e credo che continuerà a rimanere».

Ultimo aggiornamento: 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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